AIUTI ALLE IMPRESE DI ACQUACOLTURA: IN ARRIVO 5 MILIONI DI EURO


16 Lug 2025

Per il 2025, il Ministero dell’Agricoltura ha messo a disposizione delle imprese dell’acquacoltura una dotazione finanziaria complessiva pari a 5.000.000,00 di euro per sostenere la resilienza e la continuità delle attività produttive in un settore strategico per l’economia blu italiana, spesso messo a dura prova da eventi naturali imprevedibili.
Le imprese interessate ad accedere agli aiuti per il settore acquacoltura 2025 devono presentare la propria istanza completa di tutta la documentazione necessaria entro e non oltre le ore 12:00 del sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione del comunicato ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. La scadenza è tassativa: eventuali ritardi o omissioni comporteranno l’esclusione automatica dalla procedura.
Possono presentare domanda le seguenti categorie di imprese:
• Microimprese
• Piccole e Medie Imprese (PMI) appartenenti al settore acquicolo, come definite nell’Allegato alla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE.
Sono considerate ammissibili esclusivamente le operazioni finalizzate ad attuare misure compensative per far fronte alle perdite economiche subite a seguito della sospensione temporanea delle attività causata da fenomeni naturali eccezionali, come ad esempio morìe di massa che colpiscono la fauna ittica in allevamento.
Le domande potranno essere trasmesse esclusivamente dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e dovranno essere inviate esclusivamente via PEC all’indirizzo dedicato.
Se la data di scadenza sarà un giorno festivo, un sabato o una domenica, il termine slitterà automaticamente al primo giorno lavorativo successivo.
Per garantire l’ammissibilità della domanda, è fondamentale allegare in modo corretto alcuni documenti.
Le imprese che presenteranno domanda e risulteranno ammissibili potranno accedere ai contributi; tuttavia, nel caso in cui il numero delle domande accolte superi le risorse disponibili, il Ministero ha previsto la possibilità di una rimodulazione proporzionale dei contributi, in modo da garantire un’equa distribuzione delle risorse tra tutti i beneficiari. In altre parole, l’importo effettivamente erogato potrà essere ridotto in base al numero totale di istanze approvate e al valore della compensazione richiesta.

Spese ammissibili
Un aspetto fondamentale per accedere agli aiuti alle imprese di acquacoltura 2025 è la corretta identificazione delle spese ammissibili, cioè di quelle perdite o costi che possono essere oggetto di compensazione secondo le regole stabilite dal Decreto Direttoriale n. 303381/2025 e dal FEAMPA.
In particolare, sono considerate ammissibili le operazioni che prevedono misure compensative per coprire le perdite economiche derivanti dalla sospensione temporanea dell’attività. Tale sospensione deve essere direttamente causata da eventi naturali eccezionali, in particolare da fenomeni di morìa di massa che abbiano colpito la fauna ittica allevata. L’obiettivo è quello di sostenere le imprese che, a causa di fattori ambientali imprevedibili e non imputabili a cattiva gestione, hanno subito danni economici significativi.
Non tutte le spese, tuttavia, sono considerate valide ai fini del contributo.
Sono escluse:
• Perdite non riconducibili a eventi eccezionali naturali o ambientali
• Costi ordinari di gestione aziendale
• Investimenti strutturali e acquisti di beni durevoli
• Perdite causate da negligenza, incuria o inosservanza delle buone pratiche di allevamento
È importante sottolineare che la dimostrazione delle cause eccezionali deve essere documentata in modo rigoroso e, ove possibile, supportata da dati scientifici o da attestazioni di autorità competenti. In mancanza di tale documentazione, l’istanza rischia di essere respinta.

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Criteri di valutazione
Per garantire un utilizzo corretto e trasparente delle risorse messe a disposizione, le domande presentate dalle imprese di acquacoltura saranno valutate sulla base di criteri oggettivi e predefiniti. La selezione seguirà il principio di equa distribuzione delle risorse disponibili, nel rispetto delle normative europee e nazionali.
Ogni istanza sarà sottoposta a una verifica di:
• Ammissibilità formale;
• Congruità della richiesta;
• Rispetto dei massimali previsti dal FEAMPA.
Nel caso in cui le risorse disponibili (5 milioni di euro) risultino insufficienti a coprire tutte le domande ammissibili, il Ministero dell’Agricoltura procederà alla redazione di una graduatoria basata su criteri di priorità.
Sebbene il decreto non elenchi esplicitamente tutti i criteri di selezione, è prevedibile che vengano considerati:
• la gravità e l’entità delle perdite subite;
• la dimensione dell’impresa;
• il grado di impatto sociale ed economico sul territorio.

Invitiamo chiunque desiderasse ricevere maggiori informazioni o assistenza nella pratica di richiesta del contributo a contattare la nostra area formazione al n. 0422 815 544, interno n. 3 e parlare con l’ing. Sergio Sonego.



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