Riforma fiscale: approvati in esame preliminare due decreti legislativi


Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in sede di esame preliminare, due importanti decreti legislativi che attuano la legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), segnando un ulteriore passo nel processo di revisione e modernizzazione del sistema tributario italiano. I provvedimenti riguardano rispettivamente l’introduzione di misure di semplificazione e razionalizzazione in materia di imposte dirette, fiscalità internazionale e sanzioni, e la riorganizzazione della disciplina relativa all’IVA attraverso l’adozione di un nuovo Testo Unico.

Disposizioni integrative e correttive su IRPEF, IRES e fiscalità internazionale

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Il primo decreto legislativo interviene su diversi ambiti del sistema fiscale, introducendo norme integrative e correttive che mirano a rendere più equa, trasparente e coerente l’applicazione delle imposte, in linea con i principi della legge delega. Le principali aree interessate sono:

  • Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)
  • Imposta sul reddito delle società (IRES)
  • Fiscalità internazionale
  • Imposta sulle successioni e donazioni
  • Imposta di registro
  • Statuto dei diritti del contribuente
  • Sistema sanzionatorio tributario (amministrativo e penale)
  • Tributi erariali minori
  • Giustizia tributaria
  • Sistema dei versamenti e della riscossione

Tra le innovazioni più rilevanti, spicca l’estensione dell’autotutela obbligatoria agli atti sanzionatori, una modifica significativa che risolve un nodo interpretativo da tempo dibattuto e rappresenta un potenziamento concreto delle garanzie a tutela dei contribuenti. In particolare, l’intervento mira a rafforzare l’efficienza e l’equità dell’azione amministrativa, evitando contenziosi inutili e favorendo soluzioni più rapide e giuste.

Altro elemento centrale del decreto è la revisione delle procedure di accertamento, con un’attenzione particolare alla semplificazione per le piccole e medie imprese. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il sistema fiscale non solo più trasparente, ma anche maggiormente comprensibile e accessibile, riducendo il margine di incertezza per i contribuenti.

In ambito IRPEF, viene introdotta una misura di sostegno rivolta ai contribuenti che hanno familiari a carico ma non possono più beneficiare delle tradizionali detrazioni per carichi di famiglia. Tra i destinatari di queste nuove agevolazioni figurano, ad esempio, i figli a carico con più di 30 anni di età e i fratelli e le sorelle conviventi, categorie finora escluse da benefici fiscali diretti.

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Nel complesso, il decreto si inserisce in un disegno organico di riordino e semplificazione della normativa tributaria, rispondendo all’esigenza di superare frammentazioni normative e disallineamenti interpretativi che hanno spesso generato incertezza e contenzioso.

Nuovo Testo Unico sull’IVA: una riforma strutturale

Il secondo decreto legislativo approvato in esame preliminare introduce un Testo Unico in materia di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), con l’obiettivo di razionalizzare e sistematizzare la disciplina esistente in un unico corpo normativo coerente e aggiornato. Si tratta di un intervento di natura principalmente compilativa, ma di notevole portata, che raccoglie in un unico testo tutte le disposizioni vigenti, abrogando quelle ormai obsolete o frammentarie.

Il nuovo Testo Unico IVA si compone di 171 articoli suddivisi in 18 titoli, e accorpa le norme del dPR 633/1972 (che regolava le operazioni interne) e del DL 331/1993 (relativo alle operazioni intracomunitarie), includendo anche i numerosi aggiornamenti normativi intervenuti nel corso degli anni.

Con questa riforma:

  • Si garantisce maggiore coerenza sistematica tra le varie disposizioni in materia IVA;
  • Si assicura l’allineamento con la Direttiva 2006/112/UE del Consiglio dell’Unione Europea, che disciplina il sistema comune dell’IVA negli Stati membri;
  • Si introduce una migliore leggibilità e fruibilità del testo normativo, agevolando contribuenti, professionisti e operatori economici.
  • Tra le novità, viene anche dato rilievo a settori specifici come arte, antiquariato e collezionismo, per i quali sono stati recepiti gli adeguamenti normativi più recenti.

Questi due decreti rappresentano un tassello fondamentale della più ampia riforma fiscale in corso, fondata su principi di semplificazione, equità, certezza del diritto e maggiore tutela del contribuente. Dopo l’esame preliminare, i testi saranno sottoposti ai pareri delle commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni, prima dell’approvazione definitiva.

La riforma, come delineata nella legge delega, mira a costruire un sistema fiscale moderno, orientato allo sviluppo, che sappia coniugare efficienza amministrativa con rispetto dei diritti dei cittadini e delle imprese.

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