La Sicilia come il Portogallo, agevolazioni e sgravi grazie al via libera all’attuazione delle norme fiscali dello Statuto – BlogSicilia


Via libera all’attuazione delle norme fiscali previste dallo Statuto Autonomistico siciliano. Il Consiglio dei Ministri ha detto si alla proposte emersa dal tavolo di trattativa che punta a chiudere una vicenda aperta fin dalla nascita della Repubblica Italiana e, qualche mese prima, dello Statuto Autonomistico siciliano che precedette la Costituzione repubblicana.

L’annuncio soddisfatto di Schifani

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“Dopo un lungo negoziato, il Consiglio dei ministri ha approvato la norma di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria. Un passo storico che, ad ottant’anni dalla sua adozione, riconosce finalmente alla Sicilia la possibilità di applicare una fiscalità di sviluppo, in piena coerenza con l’autonomia finanziaria della Regione. Potremo intervenire sulle aliquote fiscali di nostra competenza, riducendole fino ad azzerarle, per attrarre investimenti esterni e favorire anche imprese e cittadini siciliani” dice con soddisfazione il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la decisione del governo nazionale.

Cosa si potrà fare d’ora in poi

Sono parecchie le cose che la Sicilia potrà decidere autonomamente a partire da domani e che hanno effetti sulla fiscalità locale: “La norma – dice ancora Schifani – prevede anche agevolazioni fiscali per i pensionati non residenti che acquistano casa in Sicilia e vi trasferiscono la residenza, sulla scia del modello Portogallo. Ma potremo intervenire anche a sostegno delle fasce deboli e delle nuove imprese siciliane”.

Le norme fiscali che potranno essere adottate

In concreto, la Regione potrà introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni fiscali per promuovere sviluppo economico, coesione e solidarietà sociale, oltre a incentivi e contributi utilizzabili anche in compensazione, attraverso convenzioni con l’Agenzia delle Entrate.

Come previsto dall’Accordo, l’obiettivo è attrarre imprese e cittadini europei ed extraeuropei, introducendo – nei limiti delle normative statali ed europee – una fiscalità di sviluppo e compensativa unica nel panorama della finanza regionale italiana. Una norma che dà finalmente piena attuazione allo Statuto, ampliando le leve fiscali a disposizione della Sicilia.

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