più export e occupazione, ma pesano il nodo energia e la stretta del credito


È stato presentato a Terni il 34° report “Luci e ombre alle porte dell’estate 2025”, a cura dell’Ufficio Studi Confartigianato in collaborazione con gli Osservatori regionali. Un’analisi puntuale della congiuntura economica umbra e delle micro e piccole imprese (PMI), che fotografa un territorio con segnali incoraggianti ma ancora segnato da criticità profonde. Crescono occupazione ed export, ma il caro energia e la stretta creditizia continuano a zavorrare le imprese.

“Abbiamo voluto questo focus per affiancare ai dati ufficiali una lettura dal basso, dal punto di vista delle imprese”, ha dichiarato Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Terni. “Il quadro è contraddittorio: se da un lato migliorano i dati occupazionali, dall’altro l’edilizia soffre e l’accesso al credito è sempre più difficile. Il vero tema strategico, però, è oggi quello dell’energia”.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Export in ripresa e manifattura trainante: l’Umbria accelera sui mercati esteri

L’Umbria si conferma tra le regioni più dinamiche in fatto di export, come ha testimoniato Licia Redolfi dell’Ufficio studi di Confartigianato. Nel primo trimestre 2025, le esportazioni manifatturiere crescono del +5,9%, battendo la media nazionale (+3,0%). Spiccano in particolare i dati verso la Germania (+14%) e gli Stati Uniti (+21,4%), che pongono l’Umbria al quinto posto nazionale per performance nei due mercati.

Ancora più marcata la crescita nei settori a prevalente presenza di PMI, come moda, meccanica leggera e prodotti in metallo, dove l’export regionale segna un +9,2%, in controtendenza rispetto al calo nazionale.

Energia, nodo centrale per la competitività: il rilancio passa dalle CER

Il tema dell’energia è stato al centro degli interventi più concreti. A rilanciarlo è stato Luca Ferrucci, amministratore unico di Sviluppumbria: “Il costo dell’energia oggi impatta sulla competitività di tutte le imprese, a prescindere dal settore”.

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Per questo, ha spiegato Ferrucci, la Regione punta con decisione sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), soprattutto nei distretti industriali: “Stiamo lavorando per sostenere la nascita di CER nei territori dove si concentrano più imprese. L’obiettivo è produrre energia pulita, locale e a prezzi inferiori rispetto al mercato, in modo stabile e duraturo”.

Il riferimento non è teorico. A Terni, dove l’energia è cruciale per i comparti della chimica, della meccanica e dei materiali speciali, questo tipo di progettualità può trasformarsi in vantaggio competitivo strutturale. E nel medio periodo, ha aggiunto Ferrucci, “le CER saranno anche volano per nuovi investimenti, specialmente in settori come il polo chimico ternano, su cui a breve usciranno nuovi bandi”.

Credito in calo, giovani in fuga: la Regione cambia metodo

Non meno rilevante è il tema dell’accesso al credito. Il report evidenzia un calo del -6,3% nei prestiti alle piccole imprese umbre, una flessione superiore alla media nazionale. A pesare è la persistente stretta monetaria e l’aumento dei tassi, che colpiscono soprattutto le realtà più fragili.

Di fronte a questo scenario, la Regione Umbria ha annunciato una svolta. “La tastiera va suonata tutta”, ha detto Francesco De Rebotti, assessore regionale allo sviluppo economico, “a partire dalla coprogettazione dei bandi con le imprese e le categorie”.

Entro fine luglio saranno messi a disposizione 5 milioni di euro per assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni, con premialità per under 35 e persone con disabilità. Prevista anche la riattivazione del centro di formazione professionale di Terni, storicamente punto di riferimento per l’industria locale.

Conclusione: un sistema che prova a ripartire, ma serve coraggio strategico

Il 34esimo report “Luci e ombre” restituisce l’immagine di un’Umbria che non si arrende: trainata dall’export e con segnali incoraggianti sul fronte occupazionale (+2,5% su base annua), ma ancora zavorrata da ostacoli strutturali. Il caro energia, in particolare, rappresenta oggi la variabile decisiva per le sorti delle imprese. “Dare una mano sull’energia significa davvero aiutare il tessuto di tutte le imprese”, ha concluso Ferrucci.

Un monito, più che una dichiarazione. Perché senza una risposta forte e condivisa, il rischio è che la ripresa resti parziale. O, peggio, si areni alle porte dell’autunno.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta