Occupazione in crescita a Udine e in FVG grazie al turismo ma rallenta l’industria


14.07.25 – 10.00 – Nel mese di luglio le imprese della regione prevedono complessivamente 11.650 assunzioni di durata superiore a un mese o a tempo indeterminato. È quanto emerge dal bollettino Excelsior-Unioncamere elaborato dal Centro Studi della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, che segnala un incremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Per la prima volta l’indagine include anche i fabbisogni del settore primario, che nella sola regione prevede 410 entrate, ma i dati restano non comparabili con quelli degli anni passati.

Il comparto che traina la domanda di lavoro è ancora una volta quello dei servizi, con 8.290 assunzioni previste, in particolare nel turismo (3.040) e nei servizi alle imprese (2.430). Rispetto a un anno fa, questi settori segnano rispettivamente una crescita del 26,1% e del 13%, confermando l’andamento positivo già osservato nei mesi precedenti.

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Meno favorevole invece la situazione dell’industria. A luglio le imprese manifatturiere della regione prevedono 2.160 assunzioni, in calo del 3,6% rispetto a luglio 2024, mentre nelle costruzioni si registra una contrazione del 10,3%, con 780 assunzioni previste. «È un dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni», osserva il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Da Pozzo. «Avevamo già notato un rallentamento dopo una lunga fase espansiva, favorita anche dagli incentivi statali».

Il bollettino segnala anche alcune difficoltà nel reperimento delle figure richieste. Nella regione, oltre la metà delle posizioni (il 52,1%) risulta difficile da coprire. I profili più complessi da trovare riguardano ambiti tecnici e artigianali: tra questi, analisti e sviluppatori di applicazioni (reperibilità del 90,6%), tecnici informatici (76,9%), operai specializzati e meccanici (oltre il 74%). Anche nel settore sociosanitario si riscontrano carenze, in particolare nei servizi alla persona.

Il 19% delle assunzioni previste nel mese riguarderà lavoratori stranieri, mentre il 34% sarà destinato a giovani under 30.

In sintesi, il mercato del lavoro a Udine e nel Friuli Venezia Giulia continua a mostrare segnali di vitalità, trainato dai servizi e in particolare dal turismo, ma l’industria appare in rallentamento. I dati confermano anche una crescente esigenza di figure tecniche e specializzate, la cui reperibilità resta uno dei nodi critici per il sistema produttivo locale.

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