Borgonzoni: revocati 66 milioni di euro di credito imposta per il cinema


La direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura «ha firmato la revoca di 66 milioni di euro di credito d’imposta precedentemente concessi a produzioni cinematografiche al termine di un lungo e scrupoloso lavoro di verifica e controllo».

Lo scrive in una nota la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni. «Il documento – prosegue – è a firma di Nicola Borrelli. L’attività di vigilanza si inserisce in una più ampia e articolata azione ispettiva avviata su diverse centinaia di opere audiovisive, svolta in collaborazione con la Guardia di finanza e finalizzata ad accertare la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva nazionale. Le verifiche, condotte su domande formalmente regolari – spiega -, sono state condotte mediante l’acquisizione e l’approfondita analisi di ulteriori documenti e attraverso controlli incrociati, che hanno permesso di accertare la non spettanza del beneficio. A seguito di tali accertamenti, oltre alla revoca dei 66 milioni già concessi, non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro».

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«Si tratta di una delle azioni della direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura, che – scrive ancora la sottosegretaria – si inserisce nel quadro più generale delle varie modifiche messe in atto per tutelare uno strumento che nel tempo ha dimostrato di poter essere esposto ad abusi e utilizzi impropri di risorse pubbliche. L’obiettivo prioritario è quello di garantire che gli strumenti a disposizione continuino a sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse pubbliche. Un lungo lavoro durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi. Le attività ispettive proseguiranno con un potenziamento del sistema di controlli e grazie anche alle nuove unità di personale in arrivo, per assicurare un utilizzo equo, efficiente e conforme dei fondi pubblici, contribuendo così a rafforzare la competitività e l’integrità del comparto audiovisivo italiano, su cui stiamo lavorando io e il ministro Giuli», conclude Borgonzoni.





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