La Fondazione Aiutiamoli a Vivere alla conferenza internazionale URC2025

TERNI – Il Presidente della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, Fabrizio Pacifici ed il consigliere diaAmministrazione Stefano Cimicchi hanno ricevuto il sindaco del Comune di Yasinia e una delegazione istituzionale della Regione ucraina della Transcarpazia. L’incontro si è svolto in preparazione della Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina (URC2025) del 10 e 11 luglio presso il “Convention Center La Nuvola” a Roma. Promossa congiuntamente dai Governi di Italia e Ucraina, la Conferenza rappresenta un evento di rilievo internazionale, volto a definire strategie comuni per la ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina, colpita dalla guerra.

Vi prendono parte rappresentanti istituzionali, organizzazioni umanitarie, imprese e realtà della società civile. La Fondazione Aiutiamoli a Vivere, tra i partecipanti, sta portando la propria esperienza, maturata in questi anni di sostegno alla popolazione ucraina, con un impegno concreto sul territorio e una visione centrata sull’ascolto dei bisogni reali e sulla costruzione di relazioni durature.
Durante l’incontro del 9 luglio a Terni sono stati ripercorsi i progetti già realizzati dalla Fondazione nel Comune di Yasinia, tra cui la ristrutturazione del primo piano dell’ospedale cittadino e l’invio di numerosi aiuti umanitari e sanitari. Ampio spazio è stato dedicato anche alla programmazione di nuove iniziative condivise, con particolare attenzione al rafforzamento dei servizi sanitari e dell’assistenza alla popolazione civile. La partecipazione congiunta alla Conferenza URC2025 rappresenta un’occasione importante per consolidare il legame di cooperazione già in essere e per valorizzare, in un contesto internazionale, il modello operativo promosso dalla Fondazione.

Alla Conferenza era presente, in rappresentanza della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, il Presidente Fabrizio Pacifici con al suo fianco il Sindaco del Comune di Yasinia. L’invito ufficiale, rivolto alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere, costituisce un significativo riconoscimento dell’impegno profuso negli anni nel campo dell’assistenza umanitaria. Un impegno che si è tradotto non solo in aiuti concreti nei territori colpiti, ma anche nell’accoglienza e nelle cure offerte ai minori provenienti dalle zone di conflitto, e nell’installazione del “Cubo della Salute”, oggi punto di riferimento per la cura dei feriti di guerra e della popolazione civile, con la sperimentazione della Telemedicina. La partecipazione alla “URC2025” offre alla Fondazione l’opportunità di contribuire attivamente alla riflessione collettiva sulle prospettive di ricostruzione dell’Ucraina, rafforzando il dialogo con istituzioni nazionali e internazionali impegnate nella ricerca della PACE, presupposto primario per determinare gli obiettivi del lavoro della conferenza.

Un momento di confronto prezioso che riafferma il ruolo della Fondazione all’interno della rete globale per un futuro di pace, solidarietà e sviluppo sostenibile. Alla “URC2025”, la Fondazione Aiutiamoli a Vivere è impegnata al fianco di istituzioni, organizzazioni e imprese nella definizione di strategie concrete per la ricostruzione, con un focus specifico sulla dimensione umanitaria e sulla cooperazione internazionale tra territori. La presenza, accanto alle autorità locali ucraine, conferma ancora una volta il ruolo della Fondazione come attore credibile ed efficace nella rete internazionale di solidarietà per il popolo ucraino, senza dimenticare lo sforzo di tutti coloro che parteciperanno alla conferenza per chiedere la fine di una guerra, non più rimandabile, con ogni mezzo possibile.
Una pace credibile e duratura, che determini un vero percorso di ricostruzione attivando tutta la leva della diplomazia, facendo cessare il rumore, la distruzione, le morti di una guerra che deve finire se realmente si vuol dare un senso al nostro impegno ed alle nostre missioni umanitarie, se vogliamo realmente parlare di “ricostruzione” ed è quello che, con forza, la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG ha cercato di discutere senza pressioni o condizionamenti a questa Conferenza di Roma.