Misiani (PD): “Governo si arrende a Trump. Campania? De Luca farà parte del lavoro”


A margine del Forum Industria del Partito Democratico a Roma, Antonio Misiani, responsabile economico del PD, interviene con parole dure contro il governo Meloni e la sua gestione della politica industriale e dei rapporti con gli Stati Uniti, in un momento di forti tensioni commerciali. Le sue parole nell’intervista esclusiva a Lo speciale.

“Il governo Meloni in questi anni ha abbandonato le imprese al loro destino”, afferma Misiani ai microfoni de Lo Speciale. “Avevano promesso di essere vicini agli imprenditori italiani, ma in realtà hanno aumentato le tasse, hanno quasi azzerato i fondi per le politiche industriali e stanno gestendo male alcune grandi crisi”.
Il contesto, intanto, è quello di una guerra commerciale in pieno svolgimento, mentre si attende la lettera di Trump all’UE. Misiani sottolinea che “i dazi complicano la situazione e l’atteggiamento subalterno del governo Meloni non aiuta”. A suo giudizio, “ci hanno raccontato per mesi che avrebbero fatto da ponte tra Trump e l’Unione Europea, in realtà quello che sta venendo avanti è una resa senza condizioni”.
Misiani elenca le concessioni fatte dal governo italiano in ambito internazionale: “È stata accettata l’esclusione delle multinazionali americane dalla Global Minimum Tax, è stato sottoscritto un accordo in sede NATO per un enorme aumento delle spese militari, assolutamente insostenibile per il nostro Paese perché sottrarrà risorse alla sanità, alla scuola ma anche agli investimenti”. E aggiunge: “Da ultimo vedremo come finirà la telenovela sui dazi, perché Trump dice una cosa la mattina e il contrario nelle ore successive della giornata. Vedremo se arriverà la lettera e che cosa ci sarà scritto, ma di sicuro si va verso un punto di caduta molto penalizzante per il nostro Paese. Basta citare le stime di Confindustria, che quantifica in 20 miliardi di euro e oltre 100.000 posti di lavoro le perdite che rischia di subire l’Italia”.
Sulla proposta di prevedere una compensazione se i dazi supereranno il 10% richiesta  da Confindustria  Misiani replica: “Più che di compensazione, io credo che sia necessaria una strategia per sostenere l’economia italiana. Noi abbiamo bisogno di aprire nuovi mercati, il trattato Mercosur va rapidamente ratificato con i Paesi dell’America Latina. Dobbiamo sostenere le nostre imprese nell’internazionalizzazione e nel commercio estero, e poi dobbiamo lavorare per rilanciare la domanda interna in Italia e in Europa”.
Per Misiani, “rafforzare i consumi e gli investimenti nel nostro Paese è la chiave per rimediare a quanto perderemo in termini di mercato americano. Però questo naturalmente comporta scelte precise: il salario minimo è una di queste, una diversa politica fiscale è un’altra. Dobbiamo lavorare per sostenere maggiormente i consumi e gli investimenti”.
Torna anche sul caso dell’accordo da miliardi tra l’Italia e Starlink, la rete satellitare di Elon Musk, scomparso dal dibattito politico. Misiani osserva che “da quando c’è stata la rottura clamorosa tra Musk e Trump, Musk improvvisamente è stato derubricato dal nostro governo. Non è più l’amico del cuore, ma evidentemente è una persona con cui si evitano ogni contatto. Infatti, l’accordo Starlink che sembrava ad un passo improvvisamente è scomparso dall’agenda politica. Fa pensare quanto sta accadendo e il modo in cui vengono impostati i rapporti con quello che storicamente era – ed è – un nostro alleato”.
Infine, un passaggio sul fronte interno e sulla Campania, dove si parla di incontri tra Giuseppe Conte e Vincenzo De Luca. Misiani precisa: “Non ci sono trattative o negoziati. C’è un dialogo molto utile, molto importante, per costruire anche in Campania un progetto politico con una candidatura condivisa e una larga coalizione delle forze politiche e civiche alternative alla destra, esattamente come stiamo facendo nelle altre cinque regioni che andranno al voto in autunno”.
Sul ruolo di De Luca, Misiani sottolinea: “In Campania noi governiamo da dieci anni con Vincenzo De Luca e, naturalmente, un nuovo progetto politico non può non tenere conto del lavoro svolto in questi anni. Poi è chiaro che lavoriamo per allargare la coalizione rispetto a quella che ha guidato la Campania in questi anni. C’è un lavoro positivo in atto e di questo lavoro è utile che ne faccia parte a pieno titolo anche Vincenzo De Luca e chi ha lavorato con lui”.
Quanto al nome del candidato presidente non si esprime su Fico: “Si arriverà esattamente come sta avvenendo nelle altre regioni, con un dialogo tra tutte le forze politiche, tra tutti gli attori che possono dare un contributo alla costruzione di questo progetto politico. Nessuno impone nulla, tutti hanno il diritto a dire la loro nella scelta del candidato presidente, nella costruzione del programma e della coalizione”.

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Forum Industria PD, l’intervista video con il responsabile economico Misiani



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