Cupparo: puntare sulle cooperative di comunità


“La cooperazione non è un settore da assistere, ma un modello da sostenere e valorizzare. Non è residuale, è centrale. È uno dei pochi strumenti che ci consente di affrontare contemporaneamente la questione sociale e quella produttiva, il bisogno di lavoro e quello di comunità, la domanda di servizi e la tenuta democratica dei territori”.
Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo intervenendo oggi a Matera ad un incontro di Legacoop dal tema “Intelligenza Generativa Cooperativa”.

“Abbiamo deciso di puntare sulle cooperative di comunità, che oggi rappresentano una delle forme più avanzate di rigenerazione dei territori marginali. Nei bandi destinati alle imprese costituende – ha evidenziato l’Assessore – abbiamo inserito una riserva dedicata alle cooperative di comunità, perché riteniamo che esse abbiano un valore strategico nella costruzione di economie locali sostenibili e partecipate. Siamo consapevoli della loro grande importanza, tenuto conto che hanno dimostrato di essere un modello di impresa resiliente soprattutto nelle aree in cui gli indicatori demografici ed economici sono esplicativi di un disagio sociale (come le aree interne); infatti, questo strumento crea i presupposti per presidiare il territorio promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini al fine di sviluppare attività eco-sostenibili finalizzate alla produzione di beni e servizi, al recupero di beni ambientali e monumentali, alla creazione di offerta di lavoro e alla generazione di capitale sociale”.
Cupparo ha riferito che a breve sarà pubblicato il nuovo bando per le imprese socio-assistenziali con una dotazione finanziaria di 8 Mln, con uno specifico focus sulle cooperative del sociale. “In una fase storica in cui cresce la domanda di servizi alla persona, soprattutto nelle aree interne – ha detto – vogliamo che siano proprio le cooperative a guidare l’innovazione nei modelli di welfare, perché sono realtà radicate, credibili, capaci di tenere insieme professionalità e prossimità. Inoltre abbiamo destinato 1,5 milioni di euro aggiuntivi al fondo rotativo a favore delle cooperative, per facilitare l’accesso al credito e supportare gli investimenti, soprattutto in fase di crescita e consolidamento, così come richiesto nella Giornata Cooperativa 2024 di dicembre a Rifreddo ed abbiamo tenuto fede all’impegno annunciato in quell’occasione per erogare il contributo di sostegno all’azione delle Organizzazioni Cooperative nella misura di 250mila euro.
Queste misure non sono frutto di improvvisazione. Sono il risultato di una visione politica che riconosce alla cooperazione una funzione pubblica: quella di tenere insieme sviluppo economico, diritti, partecipazione democratica, responsabilità verso i territori. Il mio assessorato, fin dal primo giorno, ha voluto marcare una discontinuità profonda rispetto al passato: non più politiche passive, ma strumenti dinamici, pensati per sostenere chi investe, chi rischia, chi crea lavoro vero”.

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Per Cupparo “oggi più che mai, abbiamo bisogno di una nuova alleanza tra pubblico e cooperazione, fondata non su contributi a pioggia, ma su progetti strutturali, su obiettivi condivisi, su processi partecipativi in grado di coinvolgere comunità, imprese, cittadini. E in questo quadro si inserisce anche il ruolo della città di Matera. Una città che ha saputo trasformare la propria storia in un progetto di futuro, che è diventata simbolo di rigenerazione culturale e territoriale, e che oggi può e deve continuare ad essere un laboratorio di innovazione sociale. Qui la cooperazione può offrire un contributo prezioso in termini di servizi, cultura, turismo sostenibile, filiere agroalimentari, formazione. E su tutto questo sono certo che la nuova Giunta Nicoletti, a cui vanno gli auguri di buon lavoro, darà il suo contributo di azioni, progetti, impegno ed idee. Ma la sfida non riguarda solo Matera: riguarda l’intera Basilicata. Per questo abbiamo costruito una strategia che, grazie alle risorse europee del FESR e del FSE+, vuole mettere al centro i soggetti più dinamici e più legati al territorio: e tra questi, le cooperative hanno un ruolo prioritario. Per noi questo non vuole essere un semplice adempimento ma deve diventare un piano di lavoro che sono certo condivideremo nella Conferenza regionale sulla cooperazione, per la quale conto di convocare uno specifico Tavolo di preparazione. La complicata fase di transizione economica, sociale, energetica che ci attende si affronta attraverso una rinnovata concertazione con le parti datoriali e sociali tutte.

La nostra bussola: agire su un doppio livello per supportare le imprese che già esistono e resistono sul territorio e al contempo attrarre nuovi, rilevanti investimenti anche dai grandi player. In tutto questo continuiamo a considerare significativo l’apporto della cooperazione. In particolare – ha concluso – sono disponibile al dialogo e al confronto sulla vostra proposta di patto con le istituzioni, con gli enti locali, con i cittadini per generare ‘buon lavoro’ e sviluppo sostenibile su tutto il territorio regionale, anche e soprattutto nelle zone più marginali”.



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