“Procedure diversificate per i contributi sulle manutenzioni stradali” – www.anci.it







Finanza locale

Il delegato alla Finanza locale in audizione davanti alla commissione Bilancio del Senato. “Sul Fondo opere indifferibili si chiarisca che l’integrazione per revisione prezzi sia mantenuta anche per gli enti locali che non avessero proceduto, entro tempi stabiliti da norme precedenti”

Conto e carta

difficile da pignorare

 










“E’ di grande importanza che i contributi per la manutenzione straordinaria delle strade di Città metropolitane e Province per il quadriennio 2025-2028, dopo essere stati drasticamente definanziati con la legge di Bilancio e il decreto milleproroghe, siano stati riportati a livelli prossimi o uguali a quelli inizialmente previsti, anche a seguito di un costruttivo confronto con il MIT. Ma chiediamo una modifica della procedura di assegnazione e dei criteri di revoca che consenta alla grande maggioranza degli enti locali di procedere con le manutenzioni in modo spedito e controllato”. Lo ha sottolineato Alessandro Canelli, delegato alla Finanza locale, presidente Ifel e sindaco di Novara, intervenuto davanti alla Commissione Bilancio del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto di sostegno alle imprese (decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95).
Canelli ha ricordato che “per il biennio 2025-2026 sono previsti 255 milioni annui (rispetto ai 275 iniziali), mentre nel 2027-2028 sono rimasti 275 milioni e nel 2029 si attuerà un definanziamento”. Tuttavia, per il delegato Anci, “la norma per l’utilizzo dei fondi, così come è formulata al momento, prevede la revoca delle somme dell’intero quadriennio se i relativi interventi non risultino con gara avviata entro il 30 settembre 2025 e con aggiudicazione effettuata entro il 28 febbraio 2026. Si tratta di una tempistica non gestibile che – ha osservato Canelli – rischia di mettere in difficoltà gli enti titolari degli interventi”. Da qui la proposta avanzata da Anci di prevedere nell’attuazione della norma due strade distinte per ciascuno dei due bienni di intervento: “per il biennio 2025-2026, con la conferma del quadro attuale: termine avvio gara entro il 30 settembre 2025 e di aggiudicazione entro il 28 febbraio 2026; mentre per il biennio 2027-28, il processo dovrebbe essere ripetuto con date appropriate: fissando al 30 settembre 2027 il termine per l’avvio della gara e entro il 28 febbraio 2028 il termine per l’aggiudicazione”.
Nel suo intervento Canelli si è soffermato anche sulle norme relative al Fondo opere indifferibili previste dal decreto, che assicurano l’accesso anche agli interventi che potranno ulteriormente fuoriuscire dal perimetro del PNRR dopo la revisione maggiore di fine 2023. Da questo punto di vista il delegato Anci ha evidenziato la necessità di “chiarire che l’integrazione per revisione prezzi sia mantenuta anche per gli enti locali che non avessero proceduto, entro tempi stabiliti da norme precedenti, all’aggiornamento dei quadri economici degli interventi, così da evitare discriminazioni per motivi meramente formali”.









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