«Servono anche i fondi privati». Così l’Onu spinge sullo sviluppo dal basso




In tempi di tagli agli aiuti internazionali e fondi dirottati su altre “priorità” come difesa e armamenti, trovare risorse nuove diventa una necessità sul fronte della cooperazione. Qui a Siviglia, in questa quarta Conferenza Onu per il finanziamento allo sviluppo, gli organi delle Nazioni Unite e i delegati dei Paesi membri – assenti di peso gli Usa di Donald Trump – ragionano soprattutto lungo tre direttrici: aumento delle entrate fiscali nei Paesi del Sud del mondo, triplicazione dei prestiti a tassi agevolati da parte delle banche multilaterali di sviluppo e mobilitazione di maggiori investimenti privati, nell’ottica di una finanza “mista” che, insieme al settore pubblico, possa rendere raggiungibili gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. «Il capitale privato è essenziale per raggiungere gli obiettivi, soprattutto nei contesti in cui le risorse pubbliche sono limitate e i bisogni in crescita. Ma per contribuire davvero allo sviluppo sostenibile, l’investimento deve andare oltre il rendimento a breve termine. Deve generare valore a lungo termine rafforzando le comunità, proteggendo l’ambiente e promuovendo una crescita inclusiva»: a sottolinearlo ad Avvenire è Sebnem Sener, che guida il lavoro di Undp, l’agenzia per lo sviluppo dell’Onu, per catalizzare, allineare e scalare gli investimenti del settore privato a favore dei target di Agenda 2030, come la riduzione della povertà estrema e delle malattie.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

L’Undp collabora con oltre 100 Paesi per costruire sistemi che adeguino la finanza alle priorità nazionali. Un impegno che include il sostegno a più di 85 Paesi nell’attuazione dei Quadri di Finanziamento Nazionale Integrati, che aiutano a coordinare i flussi finanziari pubblici e privati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo e climatici. «Qui a Siviglia l’Undp sta lanciando l’ImpactWorks Alliance, in collaborazione con ISO e altri partner – spiega Sener –. Una componente chiave è la ISO 53001, un nuovo standard internazionale che aiuterà imprese, investitori e istituzioni pubbliche a integrare la sostenibilità nelle pratiche quotidiane, dalla gestione del personale all’allocazione dei capitali, fino alla misurazione dei risultati». Molte sono ancora le barriere che ostacolano una maggiore mobilitazione del capitale privato verso progetti orientati allo sviluppo. «Il capitale non sta ancora raggiungendo i contesti dove serve di più – aggiunge la responsabile Undp –. Ciò è spesso dovuto alla percezione di un rischio elevato, alla mancanza di standard di sostenibilità chiari e credibili. In molti mercati, mancano ancora le infrastrutture per far incontrare il capitale con le opportunità legate agli obiettivi di sviluppo». L’Undp lavora per colmare queste lacune, sostenendo i Paesi nello sviluppo di politiche, istituzioni e sistemi di dati che rendano possibili gli investimenti sostenibili e lavorando anche con gli investitori, per costruire fiducia e aumentare la trasparenza.

Non mancano gli esempi di partenariati riusciti tra istituzioni pubbliche e investitori privati che hanno generato benefici tangibili per le popolazioni emarginate. «In Uzbekistan, Undp sta lavorando per mobilitare 100 milioni di dollari in finanziamenti misti a sostegno delle imprese verdi guidate da donne. L’obiettivo è semplice ma potente: sbloccare capitali per imprenditrici che spesso affrontano le maggiori difficoltà nell’accesso al credito, in particolare nelle aree rurali – evidenzia Sener –. In Macedonia del Nord, abbiamo contribuito a lanciare un fondo per la finanza verde che ha canalizzato oltre 43 milioni di dollari verso interventi di efficientamento energetico per abitazioni e piccole imprese. Per una famiglia che cerca di ridurre le bollette energetiche o per un negozio che vuole installare pannelli solari, questo tipo di supporto fa davvero la differenza».

In generale, tra gli obiettivi c’è quello di utilizzare meglio strumenti finanziari come la finanza mista o l’investimento a impatto, proprio per attrarre risorse private in aree ad alto rischio o a basso rendimento. «La finanza mista funziona meglio quando è mirata, trasparente e legata a risultati di sviluppo chiari. Deve servire per aprire nuovi mercati, non per sovvenzionare pratiche già esistenti – è convinta Sener –. Undp aiuta a strutturare veicoli di finanza mista che condividano i rischi, migliorino la bancabilità dei progetti e garantiscano che gli investimenti portino benefici a chi rischia di essere lasciato indietro. Inoltre, ci concentriamo sulle “infrastrutture immateriali” che rendono possibile la finanza mista: chiarezza normativa, sviluppo della gestione dei progetti e solidi meccanismi di responsabilità». Cruciale è anche il ruolo delle banche di sviluppo internazionali e delle istituzioni multilaterali nella riduzione del rischio degli investimenti in contesti vulnerabili. «Le banche di sviluppo possono utilizzare i loro bilanci per ridurre i rischi e ampliare il raggio d’azione del capitale privato. Ma è altrettanto importante la loro capacità di validare e scalare ciò che funziona – aggiunge la responsabile Onu –. Undp lavora con queste istituzioni per costruire ecosistemi di investimento. Ad esempio, la nostra Insurance and Risk Finance Facility collabora con partner pubblici e privati in oltre 25 Paesi per espandere la copertura assicurativa, gestire i rischi e rafforzare la resilienza delle comunità vulnerabili. Combinando garanzie pubbliche con riforme politiche e supporto tecnico sotto la guida dei governi locali, possiamo trasformare contesti ad alto rischio in opportunità d’investimento ad alto impatto».

«Aiutiamo inoltre i governi a rendere più inclusivi i propri sistemi fiscali e di spesa, affinché le decisioni finanziarie riflettano meglio le esigenze di donne, giovani e comunità emarginate – conclude Sener –. Alla fine, lo sviluppo sostenibile non riguarda solo il denaro. Si tratta di fiducia, equità e responsabilità. Quando i Paesi mostrano leadership e i sistemi funzionano, gli investimenti seguono».

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.