L’articolo 7 del Decreto Economia, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 giugno scorso, prevede una definizione agevolata del payback sui dispositivi medici per gli anni 2015-2018: le aziende potranno chiudere il contenzioso versando solo il 25% degli importi richiesti. Una misura ben vista dalla federazione delle aziende fornitrici che la definisce un ‘passo avanti’, ma chiede anche misure di tutela e mitigazione dell’impatto sulle PMI
Il commento di Aforp e delle Associazioni di Fornitori
Definizione agevolata del payback sui dispositivi medici per gli anni 2015-2018: le aziende potranno chiudere il contenzioso versando solo il 25% degli importi richiesti.
“Un primo passo per la progressiva risoluzione per il payback pregresso e futuro”: con queste parole la federazione dei fornitori di dispositivi medici commenta la conferma della norma sul payback inserita all’articolo 7 del Decreto economia, portato in Consiglio dei ministri alla fine di giugno.
Il Governo propone il 25% degli importi e un fondo per le Regioni
In particolare, l’articolo 7 apre alla chiusura del contenzioso con le aziende per gli anni 2015-2018, dando loro la possibilità di versare solo il 25% degli importi richiesti, con l’istituzione di un fondo da 360 milioni per le Regioni.
Il contributo economico previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute per le associazioni è la dimostrazione della volontà politica di affrontare il tema superando l’attuale normativa per “creare le basi” e arrivare ad “un confronto strutturato sulla governance del settore”. Tuttavia, dopo questo importante segnale, è ora “cruciale prevedere”, proseguono, “anche strumenti per permettere alle imprese di piccole dimensioni di gestire i pagamenti in maniera sostenibile”.
Le richieste per sostenere le piccole imprese
Di qui l’appello per poter continuare a lavorare di concerto con Parlamento e Governo in modo che nel corso dell’esame di conversione del decreto siano inserite “misure di tutela e di mitigazione dell’impatto sulle piccole e medie imprese”.
Le aziende indicano a riguardo la necessità di introdurre misure quali forme di dilazione di pagamento, garanzie per l’accesso al credito ed esenzione sotto una determinata soglia di fatturato. Questi elementi, già condivisi in sede di confronto con i ministeri e con i rappresentanti delle Regioni alle riunioni del “Tavolo Payback” sono infatti considerate “essenziali” dalle aziende per garantire la sostenibilità e la continuità operativa del settore.
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