RIMINI\ aise\ – Si chiama “Acqua Campus Cuba” il progetto che l’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo – AICS sta portando avanti a Cuba assieme il Consorzio di Bonifica per il Canale Emilia Romagnolo (CER). Un progetto che sta promuovendo diverse innovazioni nella gestione delle risorse idriche utilizzate per l’irrigazione.
L’iniziativa fa parte di quelle iniziative nel settore agricoltura sostenibile promosse dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e implementate attraverso la Sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell’isola caraibica.
In particolare, l’intervento sviluppato dal CER conta con il supporto tecnico e istituzionale dell’AICS, la collaborazione dell’Istituto di Frutticoltura Tropicale di Cuba (IIFT) ed è finalizzato a contribuire agli obiettivi strategici previsti dalla iniziativa bilaterale Hab.AMA – Autosufficienza alimentare e sviluppo di iniziative economiche sostenibili.
AICS e CER, dunque, con questo progetto vogliono installare scenari agricoli basati su tecnologie di irrigazione di precisione, che si chiamano “campi dimostrativi pilota” e, nel loro insieme, “Acqua Campus Cuba”. Il progetto prevede infatti che i campi dimostrativi vengano integrati nel contesto produttivo di quattro realtà agricole rappresentative delle diverse tipologie di aziende agroalimentari presenti a Cuba (tutte beneficiarie di Hab.AMA).
Il progetto si inserisce nella strategia del Governo cubano di autosufficienza alimentare e permetterà la diffusione di buone pratiche per migliorare la competitività e sostenibilità del settore agricolo. Inoltre, nelle intenzioni aumenterà le rese produttive e l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.
Ognuna delle aree dimostrative ospiterà sistemi irrigui a livelli tecnologici differenti, calibrati sulle caratteristiche produttive delle aziende protagoniste del progetto. Nelle intenzioni di AICS e CER, nel medio-lungo periodo l’intervento dovrebbe migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua (kg di cibo prodotto per m3 di acqua utilizzato) e la sostenibilità generale delle risorse idriche, introducendo innovazioni tecnologiche e gestionali su larga scala. Queste innovazioni dovrebbero consentire di garantire la produzione di alimenti a fronte di un uso più razionale dell’acqua, basato su tecnologie di monitoraggio e servizi di advisory irriguo.
“Durante l’edizione di MACFRUT del 2023, gli esperti del progetto Hab.AMA e rappresentanti delle istituzioni cubane e produttori hanno conosciuto le tecnologie di Acqua Campus e ci hanno proposto di collaborare per creare quattro aree dimostrative a Cuba – ha spiegato Raffaella Zucaro, direttrice generale di CER, nonché coordinatrice del progetto -. È la prima volta che il CER applica questa tecnologia in un progetto di cooperazione italiana: finora avevamo lavorato soprattutto nel Sud del mondo con altre istituzioni”.
Attraverso sensori IoT e stazioni di monitoraggio agroambientale raccolgono dati e informazioni fondamentali sul clima, l’umidità del suolo e altri parametri essenziali per una gestione efficiente dell’acqua e restituiscono quello che gli esperti del CER chiamano “Consiglio irriguo”. Questo approccio consente di ottenere un’efficienza nell’uso dell’acqua compresa tra l’80% e il 95%, superando i metodi tradizionali e adattando l’irrigazione alle esigenze specifiche di ogni azienda agricola.
I nuovi sistemi di irrigazione sono stati implementati in un centro di ricerca “INIFAT”, e in tre realtà produttive “Finca Si Se Puede”, “La Yohandra” e “Las Piedras”, rappresentative delle diverse tipologie di aziende agroalimentari presenti nella zona suburbana dell’Avana. Queste aree costituiscono il nucleo di Acqua Campus Cuba, un modello pilota di innovazione agricola progettato per essere replicato in altre regioni del paese.
“Si tratta di un esempio concreto di come il Sistema Italia possa contribuire allo sviluppo sostenibile a livello internazionale grazie alla sinergia tra enti pubblici, ricerca e cooperazione – ha concluso il Direttore della sede AICS de L’Avana, Antonio Festa -. La collaborazione con il CER arricchisce il progetto Hab.AMA, apportando soluzioni tecnologiche avanzate per ridurre l’impatto dell’agricoltura sulle risorse idriche e promuovere modelli produttivi sostenibili e adattabili alle realtà locali”. (aise)
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