detrazioni prima casa e regole Superbonus


Con la circolare 8/E l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 in materia di bonus edilizi, soffermandosi su tutti gli incentivi, le detrazioni e il Superbonus in versione rivisitata.


Tra le misure principali: detrazioni potenziate per chi ristruttura l’abitazione principale, proroghe per Ecobonus e Sismabonus con aliquote maggiorate, conferma del bonus mobili e stop agli incentivi per alcune caldaie a combustibili fossili. Con queste misure, il Governo vorrebbe rilanciare il settore edilizio incentivando la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica, promuovendo al contempo comportamenti più attenti all’ambiente e favorendo l’accesso alla casa per le famiglie.

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Ristrutturare la prima casa conviene di più

Una delle novità più rilevanti riguarda gli interventi effettuati sulla “prima casa”, ossia l’immobile destinato a diventare abitazione principale. Per tutto il 2025, la detrazione per i lavori di ristrutturazione edilizia, l’Ecobonus e il Sismabonus sale al 50%, contro il 36% previsto in condizioni ordinarie. Lo sconto resta applicabile anche nel caso in cui la destinazione a uso abitativo principale venga dichiarata solo al termine dei lavori e si estende anche a pertinenze come garage e cantine.

Per gli anni successivi, l’agevolazione si riduce, ma rimane comunque superiore alla norma generale: nel 2026 e nel 2027 la detrazione sarà pari al 36%, anziché al 30%. L’agevolazione maggiorata si applica anche se l’abitazione sarà utilizzata come residenza abituale di un familiare stretto del contribuente.

Incentivi confermati per impianti a basso impatto ambientale

Prosegue anche per il 2025 il sostegno fiscale agli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, in particolare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con soluzioni più sostenibili. Potranno beneficiare delle detrazioni, ad esempio, i sistemi a microcogenerazione, gli impianti alimentati a biomassa, le pompe di calore a gas e i dispositivi ibridi che combinano caldaia a condensazione e pompa di calore.

Stop invece, dal 1° gennaio 2025, agli incentivi per le caldaie a condensazione e per i generatori d’aria calda a combustibili fossili, come previsto dalla Direttiva europea 2024/1275. Tuttavia, restano agevolabili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 anche se i lavori saranno conclusi in seguito.

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Superbonus: proroghe e scadenze da rispettare

La circolare chiarisce anche le modalità per accedere al Superbonus del 65% previsto per l’anno in corso. Tra i beneficiari figurano condomìni, proprietari di edifici con un massimo di quattro unità, organizzazioni non profit, associazioni di promozione sociale e di volontariato.

Per ottenere la detrazione, sarà necessario presentare la CILA entro il 15 ottobre 2024, deliberare gli interventi in assemblea condominiale e, in caso di demolizione e ricostruzione, inoltrare la richiesta del titolo abilitativo. Rispettare questi adempimenti entro i termini è essenziale per mantenere il diritto allo sconto fiscale.

Detrazione in dieci anni: nuova possibilità per le spese del 2023

Chi ha effettuato lavori agevolati nel 2023 potrà scegliere di ripartire l’importo detraibile in dieci quote annuali uguali, invece delle consuete quattro. La scelta va comunicata tramite dichiarazione integrativa da presentare entro il 31 ottobre 2025. In caso emerga un maggior importo da versare, non saranno applicate né sanzioni né interessi, a condizione che il pagamento avvenga entro il termine per il saldo delle imposte 2024.

Confermato il bonus mobili

Infine, resta in vigore per il 2025 anche il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad abitazioni oggetto di ristrutturazione, con un tetto massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro.

Il testo della Circolare

Qui il documento completo.



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