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Smart&Start Italia è l’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere la nascita e lo sviluppo di startup innovative a vocazione tecnologica, con particolare attenzione alle regioni del Sud.
Grazie a un finanziamento di 100 milioni di euro previsto dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-2027 (PN RIC), lo strumento offre prestiti a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti imprenditoriali localizzati in Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
La gestione è affidata a Invitalia, che valuta i business plan, eroga le agevolazioni e monitora l’avanzamento delle iniziative, con una procedura a sportello, senza graduatorie né scadenze.
Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Possono richiedere il finanziamento:
- startup innovative di micro e piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi al momento della presentazione della domanda, iscritte all’apposita sezione del Registro delle imprese e con sede legale e operativa nel territorio nazionale;
- team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”.
Il beneficio si sostanzia in un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci sia presente almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Altre informazioni nell’Approfondimento che segue.
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