Greenwashing, la direttiva UE si blocca sul filo di lana: l’Italia tra i Paesi contrari


A un passo dal traguardo, l’iter della direttiva europea contro il greenwashing subisce una brusca frenata. La Commissione Europea ha infatti annunciato l’intenzione di ritirare la proposta di Regolamento sulle Green Claims, dopo che diversi Stati membri — tra cui l’Italia — hanno ufficializzato la propria contrarietà.

La direttiva, presentata nel 2023, avrebbe imposto criteri stringenti per l’utilizzo di etichette ambientali come eco-friendly, carbon neutral o plastic free, richiedendo prove tecniche e verificabili a sostegno delle dichiarazioni ambientali. Obiettivo: contrastare l’uso scorretto e ingannevole del green marketing.

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Tuttavia, il testo ha incontrato forti resistenze politiche. L’opposizione si concentra soprattutto sui potenziali effetti negativi per le piccole e microimprese, che potrebbero abbandonare pratiche sostenibili a causa dei costi e della complessità burocratica necessari per dimostrare la veridicità delle etichette. Proprio un emendamento che estendeva gli obblighi anche alle microimprese avrebbe innescato lo stallo.

Il provvedimento era già arrivato alla fase finale del trilogo — il negoziato tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE — ma il 20 giugno, a sorpresa, la Commissione ha cancellato le riunioni conclusive.

A confermarlo è stato il portavoce Maciej Berestecki: “Nel contesto attuale, la Commissione intende effettivamente ritirare la proposta di una nuova legge sulle dichiarazioni ambientali”.

Nei giorni precedenti, il Partito Popolare Europeo aveva chiesto una revisione del testo, criticando l’inclusione delle microimprese tra i soggetti obbligati. Anche il Governo italiano avrebbe fatto sapere di non poter più sostenere la proposta, anche se su questo punto persistono versioni contrastanti.

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Ora resta da capire se ci saranno margini per un riavvicinamento tra le parti. Non si esclude l’ipotesi di una nuova proposta, riformulata e più flessibile, per rilanciare il negoziato su basi condivise.



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