Bonus beni strumentali 4.0: risorse esaurite


All’apertura della piattaforma GSE il 17 giugno 2025, le imprese hanno avuto la possibilità di prenotare il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0.

In base al nuovo decreto ministeriale, il plafond complessivo ammontava a 2,2 miliardi di euro. Tuttavia, già nei giorni successivi il budget previsto si è esaurito, come confermato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

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Procedura a sportello ma con opportunità di riapertura

Il sistema adottato per il riconoscimento agevolato funziona a sportello con prenotazione telematica. Le domande si possono inviare inserite attraverso l’area clienti del GSE, entro i termini fissati per gli investimenti. Anche se i fondi risultano esauriti, le istanze presentate restano valide. Restano aperti spiragli per il futuro: il GSE comunicherà eventuali nuove disponibilità secondo l’ordine cronologico delle richieste ricevute .

Impatto su pianificazione e investimenti aziendali

Per le imprese che avevano programmato investimenti in linea con i criteri del Piano Transizione 4.0, il blackout delle risorse rappresenta un ostacolo significativo. La normativa consente prenotazioni per investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025, con completamento previsto entro il 30 giugno 2026, purché sia stato versato un acconto del 20 per cento entro fine anno. Tuttavia, la capacità di prenotazione è limitata all’esaurimento del tetto e non c’è consenso sul ritmo con cui sarà riaperta la corsia ai crediti d’imposta .

Verso la Transizione 5.0: nuove regole, stessa dinamica

Parallelamente, il Piano Transizione 5.0 ha introdotto modifiche alla disciplina, con limiti più stringenti su investimenti in beni immateriali e riduzione delle aliquote. Restano agevolati beni materiali interconnessi in ottica Industria 4.0, ma ora con vincoli più rigidi rispetto agli anni precedenti.

A breve termine, la principale variabile da seguire è la possibilità che, in caso di mancata conferma degli acconti già prenotati, le risorse tornino disponibili e possano essere assegnate alle domande in coda. Il GSE ha stabilito un termine di trenta giorni per le conferme o le rendicontazioni, dopo i quali il credito può venir riversato sul fondo disponibile . Nel medio periodo, inoltre, vanno monitorate eventuali risorse aggiuntive stanziate dal governo o nuove misure compensative per sostenere gli investimenti tecnologico-digitali.

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