Distillati: fiducia, investimenti e prospettive future – AssoDistil


 23 giugno 2025

Distillati: fiducia, investimenti e prospettive future

Presentati a Roma, il 20 giugno scorso, i dati Assodistil, per il settore distillatorio, anche in collaborazione con Format Research (titolare di ricerca Gaia Petrucci, Direttore Generale). L’industria italiana delle bevande spiritose ha attraversato un periodo particolarmente complesso negli ultimi cinque anni, segnato da forti incertezze sui mercati internazionali — come l’introduzione dei dazi all’importazione da parte degli Stati Uniti — e dai mutamenti nelle abitudini di consumo delle nuove generazioni.

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Fiducia e performance del settore

Nel primo semestre del 2025, le imprese attive nel settore dei distillati continuano a manifestare un buon livello di fiducia, registrando un indice pari a 56, sebbene si evidenzi una lieve flessione rispetto ai periodi precedenti. Anche i ricavi subiscono un leggero calo, passando da 60 a 56 punti, ma restano comunque superiori alla media registrata dagli altri settori economici.

Investimenti e sostenibilità

Negli ultimi due anni, il 58% delle aziende del comparto distillati ha effettuato investimenti, prevalentemente orientati all’acquisto di macchinari e attrezzature. Un terzo delle imprese prevede ulteriori investimenti nel breve periodo, indirizzati in particolare alla sostenibilità ambientale. Nonostante l’alto interesse per pratiche sostenibili, con il 70% delle aziende che applica principi di economia circolare, solo il 3% compila regolarmente un bilancio di sostenibilità completo, evidenziando un margine significativo per un maggiore coinvolgimento e responsabilizzazione.

Credito e export

La domanda di credito da parte delle aziende distillatrici risulta in calo, attestandosi al 17%, ma la percentuale di richieste accolte rimane elevata, raggiungendo il 73%. L’export del settore rappresenta il 13% del fatturato complessivo, registrando però un calo rispetto ai periodi precedenti. Le aziende del settore guardano principalmente ai mercati di Germania, Stati Uniti e Canada.

Sfide future e ruolo di AssoDistil

Il 43% degli esportatori esprime preoccupazione per i dazi introdotti dagli Stati Uniti, una delle principali criticità segnalate dalle imprese del comparto. Un ulteriore 31% teme gli effetti negativi derivanti da possibili impatti legati ai regolamenti europei sugli alcolici. Tuttavia, l’adattamento alle politiche europee sulla sostenibilità rimane ancora limitato.

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L’attività svolta da AssoDistil è generalmente apprezzata, soprattutto per la presenza e comunicazione efficace sui social media, dove raggiunge il 77% di consenso tra le aziende del settore. Le imprese richiedono però ulteriori forme di supporto da parte dell’associazione, specialmente nella gestione della burocrazia, nella valorizzazione degli incentivi disponibili e nell’offerta di percorsi formativi mirati.

Distillati: fiducia, investimenti e prospettive future (Foto da Pixabay)



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