«Manna per il cratere, ma serve continuità»


FERMO Accolto con molta soddisfazione da parte dei sindaci della zona montana del cratere sismico del 2016 il rifinanziamento del governo della Zona Franca Urbana (ZFU) per un altro anno. Una misura che vede un importo complessivo di 11,7 milioni di euro. Le risorse saranno destinate a sostenere le imprese dell’area del cratere sismico, contribuendo alla loro ripresa economica e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Ottima boccata d’ossigeno per dare continuità ad una ricostruzione che sta approdando alla seconda fase, ovvero ad una rigenerazione e rilancio del tessuto socioeconomico dell’area interessata dal sisma di nove anni fa. Il provvedimento, attualmente in fase di definizione, proroga inoltre al 2026 la detrazione del 110% per le spese sostenute nell’ambito della ricostruzione privata all’interno del cratere. Una misura fortemente attesa dai cittadini e dalle imprese, che consente di completare interventi già avviati o in fase progettuale senza perdere il beneficio fiscale.

Microcredito

per le aziende

 

Una boccata d’ossigeno

Dunque con il rifinanziamento della Zfu è possibile dare una continuità agli investimenti che le imprese intendono fare nel territorio del sisma. «È un provvedimento indubbiamente positivo ed è importante – dice il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli – ci si è ricordati delle difficoltà di una rinascita economica di queste zone, che deve guardare al futuro. Una misura che sindaci e imprenditori avevano chiesto. Un altro anno che aiuta a programmare. Molte aziende si erano viste in difficoltà ed erano nell’incertezza se avviare o continuare progetti d’impresa interessanti per la ricostruzione. Una misura positiva, dunque, per ripristinare la fiducia negli imprenditori, specialmente di piccole e medie aziende. Nuovi investimenti imprenditoriali sono fondamentali per una concreta ripartenza. Bisogna ancora lavorare molto su quella del tessuto socioeconomico». Per il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni «la Zfu è una misura ottima, anche meglio della Zona Economica Speciale (applicata solo nelle regioni del sud ndr.) ma occorrerebbe dare più continuità, avere una certezza per almeno 5 anni, per poter fare anche una programmazione. È uno dei pochi strumenti che funzionano realmente per mantenere le imprese attuali, attirarne altre e dare un futuro lavorativo ai giovani, quindi combattere lo spopolamento».

L’area industriale e artigianale di Comunanza è quella trainante di tutta la zona montana. Quindi piena soddisfazione del sindaco Domenico Sacconi che ricorda «la necessità imprescindibile di misure come questa, che aiutino gli imprenditori, piccoli e medi, ad affrontare le difficoltà di un periodo con una contingenza internazionale difficile, che si fa ancor più sentire in queste zone fortemente provate dal sisma. Aiutare a rigenerare l’economia significa proiettare questi territori verso un futuro migliore, combattendo efficacemente lo spopolamento»

Arquata del Tronto è uno dei comuni più colpiti dal sisma. Il sindaco Michele Franchi: «Il rifinanziamento è un piccolo passo. Un punto di partenza. Speriamo che ne arrivino altre. Specialmente per i comuni molto colpiti dal sisma noi da tempo chiediamo una zona con fiscalità speciale, sull’esempio di Livigno». Anche Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta del Tronto rimarca che «è una misura fondamentale. Giusto aiutare le aziende, dando ulteriore linfa agli imprenditori, che danno servizi necessari per far rimanere le attività e le persone. Bisogna comunque puntare oltre, come la Zona Economica Speciale, per far sì che le aziende si possano radicare di più nel territorio, quindi creare lavoro stabile e duraturo, nonché mantenere servizi, con l’effetto non solo di trattenere la popolazione a vivere in queste zone, specialmente i giovani, ma anche stimolare altri a trasferirsi qui».





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