Gruppo Dana, tavolo al Mimit sulla cessione di Dana Off Highway ad Allison Transmission Holdings


Il tavolo verrà riaggiornato nei prossimi mesi per analizzare il processo di vendita e avviare un confronto con il soggetto acquirente

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Monitorare il processo di vendita della divisione mondiale Dana Off Highway, annunciato dalla multinazionale statunitense Dana Holding Corporation, al fine di valorizzare e fornire ulteriore sviluppo alle realtà italiane della divisione. Con questo obiettivo – ribadito più volte dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso – si è tenuto al Mimit il tavolo di confronto sulla vertenza Dana, alla presenza dell’azienda, delle organizzazioni sindacali e datoriali, dell’agenzia Sviluppo Lavoro Italia (SLI) e dei rappresentanti della Regione Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e della Provincia autonoma di Trento.

A oggi Dana in Italia conta più di 4.000 dipendenti in 12 stabilimenti produttivi e quattro entità legali (Dana Italia, Dana Motion Systems Italia, Dana TM4 e Dana Graziano) attive nello sviluppo e nella produzione di sistemi di trasmissione per il mercato delle macchine agricole e dell’edilizia.

Durante il confronto odierno, i rappresentanti di Dana hanno presentato i dettagli dell’accordo di vendita del settore Off-Highway – che in Italia occupa 3.222 dipendenti – alla società americana Allison Transmission Holdings per 2,7 miliardi di dollari. L’operazione comprende la cessione di tre delle quattro divisioni: Dana Italia, Dana Graziano e Dana Motion Systems Italia. Rimarranno nel perimetro italiano del Gruppo Dana le entità Dana TM4 Italia, Dana Graziano Light Vehicle di Rivoli (Torino) e DPCH. La cessione, soggetta al vaglio dell’antitrust, è prevista alla fine del quarto trimestre del 2025.

Da un punto di vista occupazionale, a seguito del closing dell’operazione, Dana manterrà in Italia una forza lavoro pari a 842 dipendenti, distribuiti tra le tre entità legali che rimarranno nel perimetro del Gruppo.

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A conclusione dell’incontro, le strutture del Mimit hanno assunto l’impegno a riconvocare nei prossimi mesi le parti per analizzare i nuovi elementi relativi al processo di vendita, avviare un confronto con il soggetto acquirente e approfondire le direttrici di sviluppo e valorizzazione degli asset industriali e occupazionali.

 

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