“Dazi Usa, provvedimenti di emergenza per evitare i contraccolpi”

I dazi del 30% annunciati dagli Stati Uniti sull’export europeo sono una minaccia seria e trasversale per l’industria italiana. Con gli Stati Uniti che sono uno dei principali mercati per le nostre esportazioni, un aumento tariffario così elevato, combinato con la svalutazione del dollaro, rischia di danneggiare interi comparti industriali e mettere in ginocchio migliaia di imprese”. Lo sostiene il presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini, che sottolinea: “La Toscana è una delle Regioni che esporta di più negli Usa (nel 2024 ha esportato ben 10,2 miliardi di euro di merci sui 67 totali esportati dall’Italia). E’ però necessario mantenere una linea di prudenza e negoziazione. Le ritorsioni rischiano di innescare una guerra commerciale dannosa per tutti, quando invece dobbiamo evitare l’escalation”.

E ancora: “La strada da percorrere è quella del dialogo diplomatico, mantenendo la calma e i nervi saldi e qui deve essere l’Europa ad agire con voce unita. Oltre alla diplomazia serve però reagire con speciali misure, anche temporanee, che permettano di neutralizzare gli inevitabili contraccolpi che arriveranno alla nostra economia dall’introduzione dei balzelli americani – spiega Bernini – un esempio è quello dei particolari provvedimenti adottati in occasione della pandemia”. E qui la proposta: “L’Europa e i Governi dovrebbero prevedere per almeno 3 anni opportuni strumenti a favore delle aziende che esportano negli Usa, in maniera da mitigare l’impatto negativo dei dazi. Oltre a questa manovra di emergenza, servirà poi una politica industriale chiara e di lungo termine. L’Italia e l’Ue devono sostenere la competitività delle imprese con misure concrete, come lo snellimento burocratico e fiscale, l’accesso agevolato al credito e la riforma dei mercati energetici. L’Italia e l’Europa – conclude – devono cercare di proteggere le loro industrie, dotandosi di una politica industriale forte e certa”.