tagli al sociale e tasse per comprare più armi – infosannio


Von der Leyen crea il super fondo per rimpinguare la Difesa. Tagli a sociale, agricoltura e clima. La Commissione aumenta pure alcune tassazioni, come quella sui tabacchi. Oggi il piano

(di Salvatore Cannavò – ilfattoquotidiano.it) – Gli espedienti per rinforzare la vocazione militarista dell’Unione europea sono vari, anche regolamentari. E infatti oggi la Commissione europea presenterà, nel quadro del nuovo bilancio Ue, la proposta di Regolamento per istituire il “Fondo europeo per la prosperità sostenibile e la sicurezza economica, territoriale, sociale, rurale e marittima”. Un grande contenitore che, come si intuisce dal nome, riunisce fondi di spesa diversi tra loro a cominciare da quello per la Politica agricola comunitaria o il Fondo di coesione sociale, riuniti insieme al nuovo fondo per la Difesa che rappresenta il vero scopo di questa operazione. Non solo, a conferma delle voci dei giorni scorsi, la Commissione sembra confermare alcune nuove tassazioni tra cui tabacchi e imprese.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Il Fondo, si legge nella bozza di regolamento che il Fatto ha potuto visionare, dovrebbe essere attuato attraverso Piani di partenariato nazionali e regionali e quindi propone gà un primo cambiamento importante, la centralizzazione sia statale che europea. Ma la novità più rilevante è l’accorpamento con il nuovo fondo per “rafforzare la base industriale della difesa e la mobilità militare dell’Unione”.

La Commissione pensa poi di proporre anche nuove risorse proprie tra cui una basata sui ricavi delle imprese, una derivante dal sistema di scambio di quote di CO2 dell’Ue (Ets), un’altra basata sulla quantità di rifiuti elettronici (Raee) non raccolti fino all’immancabile entrata proveniente dalle accise sul tabacco. Quest’ultima, con scarso senso dell’ironia, dovrebbe sostenere “gli obiettivi della politica sanitaria dell’Ue”, e genererà delle entrate con l’adeguamento delle accise minime dell’Ue garantendo condizioni di parità nel mercato unico. Ulteriori entrate saranno generate, inoltre, aumentando il livello dell’attuale tassa Etias (il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi) per allinearla ad altre giurisdizioni.

La bozza di Regolamento, se verrà licenziata, sancisce un ulteriore salto di qualità del bilancio europeo. La fusione dei vari fondi, infatti, rappresenta un modo per tagliare da una parte, fondi sociali, agricoltura, clima, e dall’altra garantire risorse al riarmo. Si ripristina poi un ruolo maggiore degli stati membri al posto delle Regioni il cui ruolo viene limitato nella gestione dei fondi di coesione sociale e strutturali. Si fa tesoro poi dell’esperienza del Next Generation Eu, ma solo per rafforzare il controllo e la centralizzazione europea perché il rilascio dei fondi avverrà solo al raggiungimento di precisi target, oltre che del rispetto pieno dello “stato di diritto”, avvertimento per stati come Ungheria e Slovacchia, lasciando nelle mani di Bruxelles le decisioni chiave. Nelle ipotesi di tassazione, poi, non c’è alcun riferimento alla “web tax” e quindi nessun riferimento alle multinazionali Usa.

Il provvedimento dovrebbe avere l’avallo del commissario italiano, Raffaele Fitto, ma il suo partito ieri ha preso le distanze: “Le misure contenute nel nuovo bilancio pluriennale, se confermate, rappresenterebbero un grave errore di metodo e di merito hanno dichiarato gli eurodeputati di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, che è il capodelegazione a Bruxelles, Ruggero Razza, e Denis Nesci. “Ribadiamo la nostra contrarietà alla contrazione e alla nazionalizzazione della politica agricola, alla riduzione della politica di coesione, alla marginalizzazione delle autonomie locali e alla previsione di nuove risorse proprie che si tradurrebbero in nuove tasse su imprese e cittadini”. Molto netta la posizione del M5S che con l’eurodeputato Gaetano Pedullà vede nel fondo unico “l’obiettivo di nascondere i tagli draconiani di Ursula Von der Leyen” avvertendo poi, con il capo delegazione Pasquale Tridico e l’europarlamentare Valentina Palmisano che “il Sud Italia pagherà un prezzo salatissimo: cancellare la politica di coesione per finanziare una guerra è una vergogna assoluta che combatteremo in ogni sede istituzionale”.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta