Eventi estremi sempre più frequenti: arriva il comparatore Ivass per le polizze sulle catastrofi


Frane, alluvioni, incendi e terremoti non sono più eventi eccezionali, ma elementi ricorrenti che scandiscono il calendario italiano. In un Paese caratterizzato da una forte esposizione al rischio idrogeologico e sismico, le conseguenze di questi fenomeni naturali sono sempre più gravi, con danni che ogni anno colpiscono abitazioni, infrastrutture e imprese. A fronte di questa crescente vulnerabilità, aumenta l’attenzione verso strumenti che aiutino cittadini e aziende a tutelarsi, in particolare sul piano assicurativo, nasce quindi il comparatore Ivass. Ecco di cosa si tratta.

Il progetto Ivass

In questa cornice si colloca il progetto promosso da Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che sta per lanciare un portale pubblico e gratuito dedicato al confronto delle principali polizze assicurative contro le calamità naturali. La piattaforma sarà accessibile online e alimentata direttamente dalle compagnie assicurative, che inseriranno in modo standardizzato le condizioni essenziali dei prodotti offerti. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire la trasparenza e semplificare l’accesso alle informazioni, in un mercato dove le differenze tra le varie coperture sono spesso poco chiare per l’utente finale.

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Come funziona il portale

Il portale, nella sua prima versione, permetterà di selezionare il tipo di rischio da assicurare – come terremoti, frane o alluvioni – e di inserire le caratteristiche dell’immobile o dell’impresa interessata. In base a questi parametri, il sistema restituirà un confronto delle polizze disponibili, con l’intenzione di offrire uno strumento utile per prendere decisioni informate. In una fase successiva, la piattaforma sarà arricchita con funzionalità avanzate, tra cui strumenti di sintesi e rilevazioni sui prezzi reali delle coperture, seguendo il modello già collaudato con il comparatore per l’Rc auto. Questo strumento digitale nasce in un momento in cui la protezione assicurativa contro le catastrofi naturali diventa un obbligo per le imprese. La normativa introdotta con la Legge di Bilancio 2024 prevede infatti che tutte le aziende iscritte al Registro delle Imprese debbano dotarsi di una polizza assicurativa che copra danni causati da eventi naturali catastrofali. Per le grandi imprese l’obbligo scatta dal 31 marzo 2025, mentre per le medie aziende è fissato al 1° ottobre dello stesso anno. Dal 1° gennaio 2026, la norma sarà estesa anche a piccole e microimprese. Sono escluse solo le imprese agricole, già coperte da un fondo mutualistico nazionale, e quelle con immobili abusivi, che non possono essere assicurate.

La polizza

La polizza richiesta dovrà coprire danni a beni materiali come terreni, immobili, impianti e attrezzature, in seguito a terremoti, frane, alluvioni, inondazioni o esondazioni. Non sono previste multe dirette per chi non si adegua, ma l’impresa che non dispone della copertura perderà automaticamente il diritto ad accedere a contributi, agevolazioni pubbliche e garanzie statali. Le compagnie assicurative, a loro volta, sono obbligate a offrire questo tipo di polizza: in caso di rifiuto immotivato, sono previste sanzioni amministrative significative.

La gestione operativa dei sinistri

Uno degli aspetti più complessi di questa riforma riguarda la gestione operativa dei sinistri in caso di eventi di grande portata. Ivass ha infatti evidenziato come una delle principali sfide sarà la capacità delle compagnie di rispondere tempestivamente a un elevato numero di richieste di risarcimento concentrate in un arco temporale ristretto. Le assicurazioni stanno lavorando per dotarsi di protocolli interni, strumenti digitali e linee guida operative che consentano di accelerare i tempi di valutazione dei danni e di liquidazione degli indennizzi.

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A supporto delle imprese, è stato istituito un fondo pubblico di garanzia da 5 miliardi di euro, gestito da SACE, destinato a coprire una parte dei risarcimenti in caso di eventi estremi. Inoltre, le compagnie potranno ricorrere a strumenti come la coassicurazione o la riassicurazione per distribuire il rischio e garantire maggiore sostenibilità economica alle polizze.



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