GINOSA – Concessioni balneari: il tema è troppo serio per essere trattato con superficialità o speculazione. Questo è il primo grado di giudizio ed eravamo consapevoli che il Consiglio di Stato, da cui tutto è partito sarà la sede di riferimento”.
Vito Parisi, sindaco di Ginosa, interviene sulle recenti sentenze del TAR Lecce relative alle concessioni demaniali marittime.
“Noi le abbiamo lette con attenzione. Gli altri, non lo sappiamo”, scrive Parisi.
“Come Comune di Ginosa, ci troviamo di fronte a una situazione che conferma, ancora una volta, l’assenza di una norma chiara e definitiva a livello nazionale, capace di creare equilibrio tra diritto europeo, tutela della concorrenza e continuità economica per le attività che da anni operano sul nostro litorale”.
“Nel massimo rispetto del pronunciamento del TAR, riteniamo doveroso impugnare la sentenza presso il Consiglio di Stato, nella piena convinzione di aver agito nel rispetto della legge e delle sentenze delle magistrature superiori”.
“Ricordiamo infatti che il Comune di Ginosa ha indetto le gare pubbliche in ottemperanza a una sentenza del Consiglio di Stato del 2021, che aveva chiaramente stabilito l’obbligo per i Comuni di procedere all’evidenza pubblica senza attendere ulteriori interventi legislativi”.
“Siamo di fronte a un vero e proprio gioco dell’oca: dopo anni di incertezza normativa, siamo stati obbligati a bandire le gare. Oggi, paradossalmente, ci viene contestato proprio di averlo fatto”.
“Ci preme inoltre sottolineare che, in tutta la Puglia, sono solo cinque i Comuni che hanno approvato i Piani Comunali delle Coste (PCC). Eppure, come chiarito dalla Regione Puglia con nota ufficiale (Prot. n. 0375870 del 4 luglio 2025), è assolutamente legittimo per i Comuni avviare le gare anche in assenza di un PCC approvato, purché nel rispetto delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regionale delle Coste”.
Dalla nota regionale si legge infatti: “Le Amministrazioni comunali […] potranno legittimamente formulare i bandi di gara […] compatibilmente con la pianificazione costiera in itinere ed in coerenza con le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regionale delle Coste in assenza di Piano Comunale delle Coste approvato”.
Inoltre, il Comune di Ginosa ha riconosciuto il valore dell’esperienza professionale maturata dai concessionari uscenti, molti dei quali sono risultati nuovamente aggiudicatari delle concessioni, attraverso procedure pubbliche, trasparenti e competitive, con validità decennale.
“È tuttavia necessario chiarire che gli unici due ricorrenti che non avevano preso parte alla gara hanno ottenuto un’estensione dell’affidamento fino al 2027, senza che ciò metta in discussione l’intero impianto delle gare svolte. Il quadro generale resta dunque confermato: la maggior parte delle concessioni oggi attive sono il risultato di un percorso pienamente conforme alle normative vigenti e alle pronunce del Consiglio di Stato”.
“Sarà ora compito del Consiglio di Stato chiarire quale sia l’interpretazione più coerente con i principi di legalità e concorrenza: se quella che tutela l’affidabilità di lungo periodo fondata su evidenza pubblica, oppure quella che riconosce una proroga limitata a chi ha scelto di non partecipare”.
“Questi elementi vanno letti con attenzione. Non possono essere usati per strumentalizzazioni politiche o letture semplificatorie”.
“Il nostro impegno – conclude Parisi – rimane quello di difendere la legalità, la trasparenza e i diritti delle imprese e del territorio. Nel rispetto delle regole, e con lo sguardo rivolto a una riforma normativa che restituisca certezza, serietà e coerenza a un settore strategico per lo sviluppo costiero”.
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