“Italia si dota di un proprio fornitori di servizi di lancio”


Il ministro delle Imprese e del made in Italy ha annunciato la finalizzazione della ‘Launcher Exploitation Declaration’, frutto dell’accordo tra gli Stati membri dell’ESA coinvolti nei programmi Ariane e VEGA. Il ruolo di AVIO.

Un servizio di lancio per il nostro Paese grazie ad un accordo con Francia e Germania

“Un altro risultato di portata storica per il nostro Paese nel settore spaziale: da oggi, l’Italia si dota di un proprio fornitore di servizi di lancio per i lanciatori della famiglia Vega. È un passo decisivo verso una maggiore autonomia strategica, in linea con gli impegni assunti con Francia e Germania durante il vertice ministeriale dell’ESA a Siviglia nel 2023“, ha annunciato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata per le Politiche Spaziali e Aerospaziali, sen. Adolfo Urso, secondo quanto riportato in una nota ministeriale.

Il commento riguarda la finalizzazione della ‘Launcher Exploitation Declaration’, frutto dell’accordo tra gli Stati membri dell’ESA coinvolti nei programmi Ariane e VEGA.

Il ruolo di AVIO

La dichiarazione consente all’Italia di dotarsi, per il tramite di AVIO, di un proprio fornitore dei servizi di lancio per la famiglia dei lanciatori Vega.

Avio è capocommessa per la produzione dei lanciatori leggeri Vega e Vega C, programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e subappaltatore per la fabbricazione dei motori a propellente solido P80, P120C Zefiro 23, Zefiro 40, Zefiro 9 e gli ultimi stadi Avum e Avum+. Circa il 65% dei razzi è sviluppato e costruito in Italia.

Un accesso allo Spazio per l’Europa più autonomo e competitivo

Avio è inoltre capocommessa per un lanciatore di nuova generazione: Vega Evolution (Vega E), il cui primo lancio è programmato per il 2028.

Il documento si basa sul mandato politico della dichiarazione congiunta dello Space Summit di Siviglia 2023, firmata da Urso insieme ai ministri di Francia e Germania.

“Con una governance più chiara che si sta definendo – ha aggiunto Urso – puntiamo a rafforzare la gestione operativa dei lanci dal sito spaziale della Guiana Francese e, auspicabilmente, a ridurre l’intervallo temporale tra i voli dei vettori Ariane 6 e Vega-C”.

La Dichiarazione congiunta è stata sottoscritta in occasione dello Space Summit di fine 2023, giunta dopo intense negoziazione tra le parti, condotte per l’Italia dall’Agenzia Spaziale Italiana, di concerto con tutte le autorità governative interessate (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ufficio per le Politiche Spaziale e Aerospaziali, Ufficio del Consigliere Militare, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi, Ministero dell’Economia e Finanza). Insieme alla recente legge Spazio (legge n. 89/2025), la definizione della LED rappresenta un ulteriore passo per l’Italia e per l’Europa per dotarsi di una governance solida e bilanciata nel settore dell’accesso allo Spazio. Un dominio questo sempre più competitivo e conteso in ambito mondiale. Componente fondamentale per lo sviluppo delle attività spaziali ed elemento preponderante di autonomia strategica per l’Europa per lo sviluppo delle proprie attività nel settore nell’ambito della Commissione europea, dei programmi dell’Agenzia Spaziale Europea, di EUMETSAT e quelli dei singoli Stati Membri“, ha affermato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente.

Che cos’è la LED, la Launcher Exploitation Declaration?

La “Launcher Exploitation Declaration” (LED) è un accordo intergovernativo tra gli Stati membri dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) coinvolti nei programmi Ariane e Vega. Questo accordo stabilisce il quadro giuridico e operativo per la fase di sfruttamento commerciale dei lanciatori europei, garantendo un accesso autonomo e competitivo allo spazio per l’Europa.

La LED è stata inizialmente adottata nel 2007 per regolare l’utilizzo dei lanciatori Ariane, Vega e Soyuz dal Centro Spaziale della Guyana (CSG). Nel corso degli anni, è stata aggiornata per riflettere le evoluzioni tecnologiche e le esigenze del mercato spaziale europeo. Un’importante revisione è avvenuta nel 2022, quando Francia, Germania e Italia hanno firmato una dichiarazione congiunta per rivedere il modello di sfruttamento dei lanciatori Ariane 6 e Vega-C, con l’obiettivo di garantire un accesso indipendente e competitivo allo spazio, mantenendo il principio della preferenza europea per le missioni istituzionali.

La LED prevede un modello di sfruttamento stabilizzato per i primi tre anni dei nuovi lanciatori europei, con una domanda istituzionale europea di quattro lanci Ariane 6 e due Vega-C all’anno in media. Inoltre, l’accordo incoraggia l’adozione di soluzioni innovative nel trasporto spaziale europeo per il prossimo decennio, attraverso iniziative come il programma NESTS (New European Space Transportation Solutions).

Un passo decisivo in avanti e un elemento chiave nella strategia europea, si può definire questa dichiarazione comune, per garantire un accesso autonomo, affidabile e competitivo allo spazio, rafforzando la cooperazione tra gli Stati membri dell’ESA e promuovendo con maggiore convinzione ed efficacia l’industria spaziale europea.

Space & Underwater, il videoreportage della 1^ edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia. La 2^ edizione si terrà il 3 dicembre 2025.

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