Giovani e agricoltura, assegnati gli Oscar Green 2025


Sono stati assegnati martedì 8 luglio, nel corso delle finali regionali Trentino Alto Adige degli Oscar Green 2025 i giovani che hanno presentato progetti innovativi nel campo dell’agricoltura. La serata, ospitata a Salorno, era la fase conclusiva della 19esima edizione del premio Oscar Green, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa in tutta Italia che punta a riconoscere il lavoro e l’impegno di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura.

Il tema degli Oscar Green di quest’anno era “Intelligenza Naturale”, che vuole premiare giovani che integrano ambiente, digitalizzazione, energie rinnovabili, economia circolare e processi efficienti. Presenti alla finale il Presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi, il Direttore Enzo Bottos, il Delegato Coldiretti Giovani Impresa Trentino Alto Adige Giampaolo Antoniolli e l’Assessore all’agricoltura della Provincia autonoma di Trento Giulia Zanotelli. Oltre a loro, il Delegato Nazionale Giovani Impresa Coldiretti, Enrico Parisi ed il padrone di casa, l’assessore provinciale all’Agricoltura, Foreste e Turismo della Provincia autonoma di Bolzano Luis Walcher.

Prestito personale

Delibera veloce

 

A vincere il premio per la categoria Campagna Amica, dedicato a chi promuove il Made in Italy agroalimentare, la biodiversità agricola e il legame diretto tra agricoltori e cittadini, è stato Sergio Zanella, con “La Lec”, azienda agricola etica situata in Val di Sole, nata dal profondo legame con il territorio. Si distingue per un allevamento estensivo e rispettoso di razze autoctone (galline Proves, pecore Tingola), apicoltura naturale e un’economia circolare che valorizza ogni risorsa, dalla lana al letame. È un esempio virtuoso di agricoltura rigenerativa e presidio contro lo spopolamento montano, capace di coniugare tradizione, comunità e visione per il futuro.

Matthias Guggenbräu, con la birra Bufalager, ha vinto il premio per la categoria Impresa Digitale e Sostenibile. Bufalager è la birra artigianale innovativa dell’agri-birrificio Guggenbräu, nato al maso Guggenbergerhof in Alto Adige. Realizzata con orzo e luppolo coltivati in loco, si distingue per l’uso del siero di bufala (scarto della mozzarella) che sostituisce fino al 60% dell’acqua, riducendo gli sprechi e creando un gusto unico. È un esempio virtuoso di economia circolare, dove tradizione contadina e innovazione sostenibile si incontrano per trasformare uno scarto in valore.

Noemi Cimonetti, con la sua “L’Arca di Noemi“, ha vinto il premio per la categoria Coltiviamo Insieme, che premia i progetti che sanno fare rete, costruendo alleanze tra agricoltura, territorio e comunità. L’Arca di Noemi è un rifugio agricolo e terapeutico dove animali salvati da maltrattamenti e persone fragili trovano cura e rinascita insieme. Noemi, giovane fondatrice, unisce allevamento etico, fattoria didattica e Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), creando un luogo di guarigione, educazione e rispetto per la natura. È un progetto che intreccia sostenibilità, accoglienza e inclusione, dando nuova vita a ogni essere vivente, umano e animale.

A vincere il premio per la categoria Agri-Influencer è stato invece Federico Fiamozzi, di Aneghe Taneghe, un’azienda agricola familiare trentina che alleva e vende carne a filiera chiusa, con profondo rispetto per la tradizione contadina. Si distingue per la comunicazione autentica e quotidiana sui social, che racconta con ironia e verità la vita in stalla e nei campi. Un esempio riuscito di come il lavoro agricolo possa diventare racconto virale, unendo radici antiche e linguaggio moderno per ispirare e coinvolgere una comunità sempre più ampia.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Yuri Teverini, di Logical Forest, si è aggiudicato il premio per la categoria +Impresa, per le aziende agricole che hanno saputo innovare, crescere, resistere: Logical Forest è il progetto visionario di Yuri in Valsugana: una foresta di bamboo coltivata come simbolo di resilienza e sostenibilità, che diventa spazio di comunità e crescita personale. Non solo agricoltura, ma un ecosistema umano e naturale dove si intrecciano natura, cultura e benessere. Un sogno concreto che unisce innovazione e radici contadine, dimostrando che si può costruire un futuro diverso… pianta dopo pianta.

Vittorio Facchini, della Troticoltura Sorgenti Feido, ha ricevuto infine la Menzione Speciale “Piero Ghezzi”: la Troticoltura Feido, guidata dai fratelli Mariano e Vittorio, è molto più di un allevamento: è un presidio ambientale e umano nel cuore del Trentino. Con radici familiari profonde e uno sguardo sostenibile, trasforma le acque pure in valore per il territorio, recuperando ogni risorsa, ascoltando la comunità e innovando nel rispetto della natura. Vittorio è l’anima di un’impresa che fa del legame con la terra la sua vera forza.

Il Presidente Regionale di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi si è complimentato con i ragazzi sottolineando che “oggi celebriamo non soltanto il successo di questi giovani imprenditori agricoli, ma anche una visione condivisa: quella di un’agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. Il tema di quest’anno, Intelligenza Naturale, non è uno slogan, ma una strada maestra. I ragazzi l’hanno percorsa con coraggio, creatività e concretezza. Hanno portato innovazione digitale nei campi, creato reti sociali con il cibo, salvaguardato biodiversità, raccontato l’agricoltura sui social con autenticità, e costruito imprese che fanno bene al territorio e all’Italia. Coldiretti è orgogliosa di essere la casa di questi giovani imprenditori agricoli. Saremo al loro fianco oggi, e lo saremo domani, per costruire un territorio che sa nutrirsi di idee sane, coltivate con passione e responsabilità”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Conto e carta

difficile da pignorare