cala il debito, erogati 600 milioni agli enti del territorio


Cassa del Trentino conferma anche nel 2024 il suo ruolo centrale di perno finanziario del sistema pubblico provinciale. La società provvede al puntuale soddisfacimento delle esigenze finanziarie degli enti appartenenti al sistema pubblico provinciale, ma è anche operativa nella finanza strutturata (con la sottoscrizione per 10 milioni di euro delle quote del Fondo Euregio+ PMI), nella progettazione di interventi di rigenerazione urbana e di ripopolamento delle valli e quale advisor della Provincia su progetti strategici.

Cassa del Trentino, nel 2024, consolida dunque il trend già in atto negli ultimi anni: riduzione del debito netto a 567 milioni di euro (-20% vs 2023), aumento del patrimonio netto a 167,6 milioni di euro (+13,3% vs 2023) e un utile netto che si attesta a 20,4 milioni di euro (22,8 nel 2023). In aumento anche le erogazioni a favore di agli enti pubblici locali, pari a 598,1 milioni di euro (+2,8% rispetto al 2023), di cui 398,2 milioni per spese correnti, 164,7 milioni per investimenti e 35,2 milioni a titolo di canoni aggiuntivi di derivazione idroelettrica. L’utile realizzato nel corso del 2024 è inoltre generato, per ben il 76%, da redditività esterna al sistema pubblico provinciale, grazie alla gestione dinamica della liquidità. Sono questi i principali dati del bilancio 2024 approvato dai soci nell’Assemblea ordinaria riunita oggi presso la sede di Cassa del Trentino a Trento, in via Vannetti.

Microcredito

per le aziende

 

Assemblea di Cassa del Trentino [
Veneri – Archivio Ufficio Stampa PAT]

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

“La società – così il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli, che ringrazia il presidente Marco Radice, il direttore generale Lorenzo Bertoli e tutto lo staff per l’operato – cresce nel suo ruolo di advisor finanziario dell’Amministrazione provinciale e di tutto il comparto pubblico provinciale, nonché nella sua attività di sostegno per la progettazione di investimenti innovativi rivolti allo sviluppo locale. Un contributo strategico – aggiunge Spinelli – per dare alla comunità risposte nei diversi ambiti, dall’economia alle politiche per la casa includendo la sostenibilità, la transizione energetica, le iniziative in tema di mobilità e territorio quali la funivia Trento-Bondone, i progetti di interesse locale”. Il vicepresidente della Provincia cita quindi a proposito delle attività di CdT “l’elaborazione, nel settore del credito, del nuovo Protocollo Sviluppo Trentino per il sostegno ai progetti delle imprese trentine per lo sviluppo aziendale e per la transizione ecologica, fino alla partecipazione nei Fondi mobiliari ed immobiliari che promuovono lo sviluppo del territorio. Non ultimo l’avvio della strutturazione del Nuovo Fondo Strategico”.

“Il nostro lavoro – conferma il presidente della spa Marco Radice – è servire le esigenze finanziarie della Provincia che è il nostro socio unico. Siamo convinti di svolgerlo al meglio. Alla missione originaria di gestire il debito abbiamo affiancato quella di ideare ed investire in operazioni a vantaggio del sistema dell’Autonomia. I progetti su cui abbiamo lavorato quest’anno e che senz’altro confidiamo di realizzare sono importanti e lasceranno un segno nei prossimi anni. Il Fondo immobiliare Ri-Urb prevede la realizzazione di circa 800 alloggi lungo l’Asta dell’Adige, nell’Alto Garda ed in Alta Valsugana. Il Fondo immobiliare Ri-Val costruirà, senza consumo di nuovo suolo, circa 300 alloggi nelle zone più periferiche o in cui i valori immobiliari sono troppo alti per i residenti”. Radice conclude esprimendo un ringraziamento al direttore generale Lorenzo Bertoli ed ai dipendenti per la dedizione e l’impegno profuso.

Tra le iniziative di maggior rilievo, Cassa del Trentino – d’intesa con Cassa Depositi e Prestiti (a seguito di perfezionamento di apposito Protocollo PAT-CdT-CDP) – ha svolto le valutazioni finanziarie per la realizzazione e gestione dell’impianto di trasporto a fune tra Trento ed il monte Bondone. Scartata la finanza di progetto, si è optato per il modello pubblico-su-pubblico, approvando uno schema di accordo tra Provincia, Trentino Trasporti e Trentino Sviluppo per l’implementazione del progetto (stimato in 80 milioni di euro, di cui 37 da contributo ministeriale). CdT sarà coinvolta nel reperimento dei fondi ed ha già ricevuto dalla Banca Europea per gli Investimenti una disponibilità preliminare a cofinanziare l’operazione.

Da segnalare infine l’attività – ora alle battute finali – di valutazione di un possibile intervento nel capitale di Infracis S.r.l., di cui Cassa del Trentino già detiene una partecipazione di quasi il 20%. Come è noto, Infracis detiene il 7,8% di A22 S.p.A. e rappresenta oltre la metà del 14% della concessionaria autostradale in mano a capitale privato.

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(sv)



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