Roma, 2 luglio 2025 – Torna al centro del dibattito politico italiano la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti e la gestione della premier Giorgia Meloni, con un duro attacco da parte della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. La leader dell’opposizione ha accusato il governo di minimizzare l’impatto economico dei dazi, sottolineando come le conseguenze per l’Italia potrebbero essere molto gravi.
Schlein denuncia i rischi economici per l’Italia
Secondo quanto dichiarato da Elly Schlein, la premier Giorgia Meloni starebbe sottovalutando l’effetto dei dazi americani sulle esportazioni italiane. Meloni avrebbe affermato che un dazio al 10% non avrebbe un impatto significativo sull’economia nazionale, ma Schlein contesta questa visione evidenziando che l’Italia rischia di perdere “decine di miliardi di euro in esportazioni e oltre 100mila posti di lavoro”.
Il presidente di Confindustria ha infatti messo in guardia che, oltre ai dazi, si deve considerare anche il deprezzamento del dollaro di oltre il 13%, un fattore che amplifica ulteriormente i danni per le imprese italiane. La segretaria del PD ha ribadito che “i danni alla nostra economia sarebbero molto pesanti” e che è urgente mettere in campo un piano di rilancio che includa “aumento dei salari, sostegno agli investimenti e internazionalizzazione delle imprese”, elementi che al momento, secondo Schlein, risultano assenti.
Critiche politiche e accuse di resa
Elly Schlein ha inoltre attaccato la strategia politica della premier Meloni, definendo la sua posizione una “resa” alle richieste del Presidente americano Donald Trump. Secondo Schlein, la decisione di Meloni di non contrastare la guerra commerciale in atto e di accettare l’aumento delle spese militari al 5% del PIL rappresenterebbe un danno per il welfare e la sanità pubblica italiana.
Inoltre, Schlein ha criticato l’esenzione dalla tassa minima globale del 15% per le multinazionali americane, considerandola un “regalo”. Conclude la segretaria del PD: “Il prezzo delle sue amicizie politiche lo pagano imprese e lavoratori italiani”.
Il dibattito sulle misure economiche e sulle scelte diplomatiche dell’esecutivo Meloni resta quindi aperto e molto acceso, mentre il Paese osserva con attenzione gli sviluppi della politica commerciale internazionale e le sue ripercussioni interne.
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