In provincia di Forlì-Cesena i prestiti sono rimasti stabili da un anno all’altro. È quel che emerge dai dati provvisori della Banca d’Italia, secondo cui al 31 marzo 2025 il valore totale dei prestiti nel nostro territorio provinciale ammonta a 10.386 milioni di euro (7,7% della cifra totale relativa all’Emilia-Romagna) suddivisi, nello specifico, in questo modo: il 54,7% del valore sono destinati alle imprese, il 42% vengono elargiti alle famiglie mentre il 3,3% ad altri soggetti come società finanziarie, enti pubblici e istituzioni senza scopo di lucro.
Il dato, se messo in proporzione con l’analisi effettuata al 31 marzo 2024, registra una sostanziale stabilità dei prestiti complessivi concessi (-0,1%), che ha a sua volta invertito una diminuzione negli stessi che durava addirittura da inizio 2023.
Continuando a prendere come termine di paragone un anno fa, continuano a calare i prestiti alle imprese (-1,6%) in forma comunque più attenuata rispetto alle variazioni negative dei trimestri precedenti. Quello che si registra è un calo drastico per i finanziamenti alle piccole imprese (-7,5%), mentre resta pressoché stabile il credito nei confronti di quelle medio-grandi (-0,1%).
Scendendo nello specifico dei vari settori hanno subito una flessione, infine, sia i prestiti alle imprese del settore manifatturiero sia a quelle appartenenti al macrosettore dei servizi, a differenza di quelli destinati alle imprese che si occupano di costruzioni che invece hanno evidenziato una certa stabilità (+0,2%).
Nell’ultimo anno è stata rilevata, inoltre, nelal provincia di Forlì-Cesena, una lieve decrescita nei depositi pari a -0,3% (11.999 milioni di euro al 31/3/2025).
Il risparmio finanziario ammonta a 22.169 milioni di euro, di cui il 54,1% è costituito dai depositi bancari e il 45,9% dai titoli a custodia.
Per concludere aggiungiamo anche che tra gennaio e marzo di quest’anno sono state accolte ben 437 operazioni di finanziamento per le imprese di Forlì-Cesena (9,6% del totale regionale), vale a dire un numero cresciuto in un anno del 18,1%.
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