IL CONSIGLIO COMUNALE DI ASTI
PREMESSO CHE:
● L’Italia, fino agli anni ’40 del secolo scorso, era il secondo produttore mondiale di canapa con circa 100.000 ettari coltivati, dietro soltanto all’Unione Sovietica;
● La canapa industriale rappresenta oggi un’opportunità per il rilancio dell’agricoltura sostenibile e dell’economia verde, e occupa migliaia di lavoratori lungo tutta la filiera;
● La Legge 242 del 2 dicembre 2016 disciplina la coltivazione e la trasformazione della Cannabis Sativa L. con tenore di THC inferiore allo 0,2% (fino a un massimo dello 0,6% tollerato) per usi industriali, alimentari, cosmetici, florovivaistici, ambientali e di ricerca;
● Il settore ha dimostrato benefici in termini ambientali, agronomici e sociali: la canapa migliora i terreni, assorbe CO₂, è poco idrovora e non necessita di pesticidi chimici;
CONSIDERATO CHE:
● L’articolo 18 del DL Sicurezza, recentemente approvato , introduce un divieto alla produzione, trasformazione e commercializzazione dell’infiorescenza di canapa, anche se proveniente da varietà legali a basso THC;
● Tale disposizione equipara la canapa industriale ai derivati stupefacenti, generando confusione normativa e minando un intero settore produttivo;
● Le infiorescenze sono oggi impiegate in molteplici ambiti legali e certificati: alimentazione, erboristeria, cosmetica, zootecnia, birrificazione artigianale, ricerca;
● Il TAR del Lazio ha sospeso il recente decreto interministeriale sul CBD, fissando udienza pubblica per il 16 dicembre 2025, segno di un quadro normativo incerto e potenzialmente lesivo della libera iniziativa economica e dei diritti degli agricoltori;
● La “Relazione su novità normativa” (Rel. n. 33/2025) del Servizio Penale dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte Suprema di Cassazione, redatta a Roma il 23 giugno 2025 evidenzia che il decreto-legge n. 48 del 2025, in particolare l’articolo 18 che riguarda la canapa [Art. 18], Solleva numerose e ampie critiche perché si ritiene violi diversi principi fondamentali del nostro sistema giuridico: e principali problematiche sollevate sono:Violazione del Principio di Affidamento del Privato: La normativa penalizza imprese che hanno investito legalmente, cambiando drasticamente le regole senza adeguate transizioni o compensazioni.
Incompatibilità con il Principio di Offensività: Si criminalizzano infiorescenze e derivati della canapa con THC al di sotto di soglie psicotrope (es. 0,6%), basandosi su una “presunzione assoluta di dannosità” non supportata scientificamente. Contrasto con il Diritto dell’Unione Europea: La norma è in conflitto con gli articoli 34 e 36 TFUE s Giustizia dell’UE (caso Kanavape) ha già stabilito che divieti nazionali sul CBD devono essere giustificati da rischi concreti per la salute pubblica. Misure Sproporzionate e Impatto Economico: L’introduzione di un divieto così ampio è ritenuta sproporzionata e avrà conseguenze devastanti per le imprese del settore, rendendo la lavorazione delle infiorescenze per la sola produzione di semi tecnicamente impraticabile e antieconomica. Approccio “Ideologico, Antiscientifico e Irrazionale”: La relazione conclude che le modifiche rispondono a una logica che ignora le evidenze scientifiche e le implicazioni economiche e sociali, criminalizzando condotte prima lecite.
TENUTO CONTO CHE:
● Sul territorio di Asti aziende alcune aziende agricole locali sono coinvolte nella coltivazione della canapa industriale, secondo i criteri della legalità e della sostenibilità; nella filiera della canapa sono poi coinvolte anche aziende di trasformazione e artigianali presenti sul territorio;
● L’ approvazione definitiva dell’art. 18 ha impatti negativi non solo economici, ma anche ambientali, sociali e occupazionali per il nostro territorio;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
1. A esprimere pubblicamente la propria contrarietà all’art. 18 del DL Sicurezza, per le ricadute negative che avrebbe sull’agricoltura locale e sulla filiera legale della canapa industriale;
2. A sollecitare il Governo e il Parlamento affinché venga esclusa la canapa industriale, regolarmente coltivata secondo la Legge 242/2016, dalle restrizioni previste dal suddetto articolo;
3. A sostenere, anche tramite ANCI e altri enti istituzionali, la richiesta di chiarezza normativa e di una regolamentazione definitiva e scientificamente fondata della canapa industriale e dei suoi derivati;
4. A tutelare le aziende del territorio coinvolte nel settore e a promuovere progetti e filiere agricole innovative, rispettose dell’ambiente e del lavoro.
L’Amministrazione Comunale si impegna a trasmettere il presente ODG :
● Al Presidente del Consiglio dei Ministri;
● Al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste;
● Al Ministro della Salute;
● Al Presidente della Regione Piemonte;
● Ai Parlamentari eletti nel territorio;
● All’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)
30/6/2025
I consiglieri Malandrone Mario Vittoria Briccarello Mauro Bosia Gianfranco Miroglio
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