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Inaugurazione con autorità regionali e locali. La struttura, finanziata con fondi PNRR, servirà un bacino di 28mila cittadini ma non sarà operativa h24 come previsto dal DM 77/2022.

CEREA – È stata inaugurata ieri, 28 giugno, la prima Casa di Comunità dell’Ulss 9 Scaligera realizzata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un presidio sanitario territoriale destinato a rafforzare l’assistenza di prossimità nei comuni di Cerea, Casaleone, San Pietro di Morubio e Roverchiara, per un bacino complessivo di circa 28mila abitanti.

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La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose autorità: l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, la direttrice generale dell’Ulss 9 Patrizia Benini, insieme ai sindaci del territorio e di  Cerea Marco Franzoni. L’intervento ha riguardato la ristrutturazione di una porzione di edificio all’interno del complesso Area EXP di via Oberdan, su una superficie di circa 500 metri quadrati. I lavori, durati circa un anno, hanno avuto un costo complessivo di 1,4 milioni di euro, di cui un milione coperto dai finanziamenti PNRR.

«Quella di Cerea è la prima Casa di Comunità dell’Ulss 9 Scaligera – ha dichiarato l’assessore Lanzarin – e rappresenta un punto di riferimento per i cittadini, soprattutto i più fragili. Sarà un presidio sanitario aperto h24, sette giorni su sette, in grado di alleggerire la pressione sui pronto soccorso e fornire servizi integrati in sinergia con i Comuni e la rete ospedaliera».

Tuttavia, almeno per il momento, la nuova struttura non rispetta i requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 77 del 2022 per le CdC-hub: gli orari effettivi sono dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì. Niente apertura notturna o nei fine settimana. Chi avrà bisogno di cure in quelle fasce orarie dovrà quindi continuare a rivolgersi al pronto soccorso, come prima.

All’interno della Casa di Comunità di Cerea sono già attivi diversi servizi: punto unico di accesso, infermiere di famiglia o di comunità, ambulatori per vaccinazioni e screening oncologici (in particolare per la cervice uterina), ambulatorio oculistico e specialistica ambulatoriale. Operano nella struttura 14 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta.

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Restano invece a Legnago il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) e l’assistenza domiciliare integrata, che continueranno a servire anche l’area ceretana.

L’inaugurazione di Cerea rappresenta la prima tappa delle 19 Case di Comunità previste nel territorio dell’Ulss 9. Un progetto ambizioso per avvicinare la sanità ai cittadini, ma che dovrà fare i conti anche con la concreta disponibilità di risorse e personale per garantire la piena operatività prevista dal piano nazionale.

 

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