Cinema in Abruzzo, il dossier: 300 imprese, ma poche sale


Sono circa 300 le imprese con sede legale in Abruzzo operative nel campo audiovisivo con quasi 228 milioni di euro di ricavi nel 2023. Poche, invece, le sale cinematografiche attive sul territorio regionale che si concentrano in appena 15 comuni su oltre 300, rendendo difficoltosa la fruizione per i cittadini residenti nelle aree più distanti e meno servite. Sono inoltre 177 i professionisti nati in regione, di cui tuttavia solo meno di un terzo sono donne.

Sono i dati che emergono dal dossier sul settore cinematografico e televisivo “Potenzialità e prospettive del cinema in Abruzzo”, presentato questa mattina all’Aquila e realizzato dall’Osservatorio regionale interuniversitario sul Cinema e sugli Audiovisivi (OICA), composto dalle Università dell’Aquila, di Teramo e di Chieti-Pescara e da Fondazione Openpolis, nell’ambito del progetto “CineAb: Strategie per la valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo della Regione Abruzzo”.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

È stata inoltre illustrata l’analisi sulle 119 località individuate in 78 comuni abruzzesi. 

Il report che vuole offrire una prima panoramica del settore è una ricerca ancora preliminare che rappresenta un punto di partenza per una progettualità di lungo periodo ed è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nel contesto del bando PRIN 2022 PNRR.

Dal dossier emerge un quadro di grande potenziale per la regione che necessita, tuttavia, di strutture adeguate e risorse dedicate (Film Fund) , oltre che di un processo di costante monitoraggio dei fabbisogni e del supporto delle Film commission, cruciali per lo sviluppo del settore. La nuova Fondazione Abruzzo Film commission ha ora l’opportunità di strutturarsi ispirandosi alle best practice consolidate negli anni in altre regioni. Secondo il report, infatti, le opportunità offerte dalla Film
Commission «possono dare grande impulso alle realtà economiche di settore che operano sul territorio».

Ad oggi, tuttavia, non esiste un database completo e aggiornato di professionisti, professioniste e aziende di settore che lavorano in Abruzzo. «Una risorsa -si evince dal report – che rappresenterebbe un aiuto cruciale per le produzioni esterne, facilitando l’incontro tra domanda e offerta e innescando un circolo virtuoso».

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Dall’analisi delle informazioni disponibili, inoltre, emerge una significativa disparità di genere, con una netta sottorappresentazione femminile soprattutto nei ruoli tecnici e produttivi: un aspetto che richiede attenzione e politiche attive.

Per guardare al futuro è cruciale, quindi, «partire dalle scuole, con progetti di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo, e dalla formazione specialistica, per coltivare i nuovi professionisti del settore; valorizzare i festival e le rassegne di settore per promuovere la crescita di un pubblico consapevole. Il settore inoltre, si spiega nel report, potrebbe trarre grande beneficio dalla creazione di un Centro Studi che metta assieme le forze della Regione, della Fondazione e dell’Università».7

«Il report nasce per monitorare i vari momenti costitutivi del cinema in Abruzzo e per renderlo appunto una risorsa stabile nel territorio che possa aprire a numerosi canali economici, mobilitare flussi turistici – ha commentato Mirko Lino, di progetto CineAb, unità di ricerca dell’Università dell’Aquila – Partiamo dal presupposto che una condivisione di dati solidi possa essere il primo punto di partenza per rendere quest’operazione di mappatura e monitoraggio dello stato dell’arte della produzione del cinema in Abruzzo, sempre più solida e forte e che non sia soltanto un modo occasionale di un certo tipo di produzione e di economia sul territorio, ma che possa aprirsi a numerose forme di continuità. Abbiamo analizzato numerosi dati come quello delle professioni e delle maestranze, la suddivisione nel territorio delle sale cinematografiche che soffrono tutta una serie di difficoltà strutturali, e anche quelle che riguardano le varie tipologie di produzioni cinematografiche, anche audiovisive».

«Siamo felici del fatto che anche il mondo accademico universitario, ma non solo, tante realtà legate all’economia, al turismo e ai flussi economici che di fatto poi investono tanta filiera legata al turismo, convergano finalmente anche con il cinema -ha detto il presidente dell’Abruzzo Film Commission Piercesare Stagni Questo significa una presa di coscienza di tutto ciò che c’è stato in passato che può essere sfruttato in maniera molto più efficace, ma da oggi in poi va fatto in insieme, perché ci sono tante possibilità per tutti a partire dal gli ultimi film che sono stati girati in Abruzzo, su tutti quello di Ridley Scott che ha rappresentato, speriamo, in futuro un volano attrattivo per il pubblico americano, se il film si rivelerà come sembra un blockbuster. Già tutto ciò che ha rappresentato per quanto riguarda le prenotazioni delle camere e l’attenzione della stampa specializzata cinematografica sul cinema è un segnale. Film del genere, ovviamente, capitano poche volte e quindi che sia un biglietto da visita di presentazione della Film Commission finalmente attiva, con la nomina del direttore che sta già lavorando sui bandi».

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Federico Pagello, progetto CineAb, unità di ricerca dell’Università di Chieti-Pescara, Gianluigi Rossini, progetto CineAb, unità di ricerca dell’Università di Chieti-Pescara, Fabio Andreazza dell’ Università di Chieti-Pescara, Principal Investigator del progetto PRIN-PNRR e Michele Vannucchi della Fondazione Openpolis.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito personale

Delibera veloce

 

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta