CASSANO ALLO IONIO «Con profonda amarezza, rassegno le mie dimissioni da Segretario cittadino del Partito Democratico di Cassano». E’ quanto scrive, in una nota, Antonino Mungo. «Ho sempre anteposto il bene del Pd a ogni vicenda personale. In questi anni ho cercato ogni strada possibile per favorire l’unità e promuovere un necessario rilancio del nostro partito, ma oggi mi trovo costretto a registrare un clima di sostanziale inagibilità politica. Prima è stata respinta la proposta, dell’Amministrazione comunale uscente, di una mia candidatura a Sindaco alla guida di una coalizione civica ampia che, pur privilegiando l’apertura, conservava tratti identitari, culturali e politici chiaramente di sinistra. Poi è mancata una partecipazione attiva e il sostegno alla campagna elettorale da parte del partito, anche nei confronti di candidati interni, molti dei quali avevano dimostrato impegno e competenza nei ruoli amministrativi: un Vicesindaco – Assessore al Bilancio e al Personale, un Assessore alle Politiche sociali e al Teatro, un Assessore al Turismo e allo Sport», aggiunge.
«Parliamo di persone che hanno contribuito a realizzare eventi culturali di rilievo regionale, promosso politiche sociali avanzate e misure concrete contro la povertà e le disuguaglianze, incentivato le attività economiche con importanti fondi a fondo perduto (360.000 euro distribuiti a 32 imprese), finalizzate a stimolare l’occupazione, contenere lo spopolamento e la desertificazione commerciale e bancaria, e attuato programmi di stabilizzazione occupazionale (77 ex LSU-LPU stabilizzati e 50 nuove assunzioni). Tatticismi, lotte intestine, veti incrociati, personalismi e dissapori, che oltre a mettere in cattiva luce la mia candidatura al consiglio comunale, hanno messo in crisi e generato dubbi nell’elettorato del Centro Sinistra, colpendo, purtroppo, anche i giovani militanti: ragazze e ragazzi pieni di entusiasmo e passione, che avvicinatisi con speranza al nostro partito, si sono allontanati dal clima minato da dinamiche interne distruttive. Un disinteresse generale o un opportunistico “cambio di rotta” ha infine consegnato Cassano a una destra populista guidata da un Sindaco “Comunista”. Un paradosso politico che è il risultato del nostro fallimento collettivo», continua Mungo.
«Negli anni, ho cercato di rendere il nostro circolo più strutturato: proponendo una sede fissa, strumenti di comunicazione digitale, spazi di confronto su canali social dedicati e di una chat su whatsapp per facilitare gli incontri, i confronti e l’attività politica al fine di far emergere il circolo cittadino Cassanese anche all’esterno. Purtroppo, vecchi rancori e personalismi hanno prevalso, portando il partito a una paralisi. Bisogna rilanciare la promozione dell’attività politica con i temi cari al PD: lavoro, sanità, giovani, transizione ecologica e digitale, infrastrutture, agricoltura, turismo, cultura. Cassano ha bisogno di un PD che superi le lacerazioni interne attraverso un processo di radicale rinnovamento e riformismo. Bisogna costruire nuove relazioni con i partiti di centrosinistra ricomponendo e consolidando l’alleanza nel solco dell’indirizzo della Segreteria nazionale ed aprire ai riformisti, ma senza operazioni trasformiste finalizzate ad interessi particolari. Bisogna farlo con accordi di ampio respiro che mettano al centro i Cassanesi. È necessario costruire un modello di sviluppo e una nuova visione politica per Cassano e il suo territorio, un modello partecipato e da protagonisti. E tutto ciò, il PD può farlo solo se unito e non autoreferenziale» sostiene Mungo.
«Cassano ha bisogno di una alternativa a questa raccogliticcia formazione politica di centrodestra che si accinge a governare la Città. E non servono certo le esternazioni dei, nostri locali, dirigenti regionali del PD, che ammiccano e continuano a lanciare messaggi subliminali agli pseudo-comunisti che oggi governano tranquillamente a braccetto con il centrodestra. Nessuna ambiguità: centrodestra dichiarato, una realtà politica apertamente rivendicata durante la campagna elettorale da autorevoli esponenti politici quali l’onorevole Cannizzaro e l’assessore regionale Gallo. È nostro compito fornire una alternativa credibile e individuare le scelte migliori per la nostra comunità democratica e iniziare ad affrontare davvero il tema della nostra vita interna, della forma partito, di come siamo organizzati. Cassano ha bisogno di un partito politico come strumento per realizzare cambiamenti concreti sul territorio, piuttosto che come mezzo per avanzamenti personali o di carriera politica. A tutti quelli che in questi anni hanno lavorato con me, sostenendomi, sopportandomi, incoraggiandomi, va la mia infinita gratitudine per avermi concesso il privilegio di guidarli e di guidare il PD di Cassano. L’ho fatto con passione e nel solo interesse dalla comunità democratica di cui continuerò ad essere, da semplice iscritto, sostenitore e promotore», conclude Mungo.
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