Pil in leggera crescita

La crescita dell’economia umbra, nel 2024, è stata moderata ma in linea con quella della media italiana. Il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,7%. I principali freni sono stati i consumi ridotti delle famiglie e la debolezza degli investimenti privati, nonostante il costo del denaro si sia abbassato con i tagli della Bce. Nel corso degli anni Duemila l’attività economica umbra ha evidenziato un andamento negativo e il divario con le altre Regioni si è ampliato a causa del calo della produttività e di fasi di ripresa meno vivaci rispetto ad altre realtà. Le imprese umbre, secondo il rapporto presentato questa mattina dalla Banca d’Italia, hanno saputo innovarsi di meno rispetto alle altre: a confermarlo sono i livelli di spesa in ricerca e sviluppo assai contenuti rispetto al resto d’Europa. Lo scorso la produzione agricola è tornata ad aumentare grazie soprattutto ad una straordinaria campagna del tabacco. Bene anche l’export su cui però si allungano le ombre, nell’anno in corso dell’inasprimento delle politiche commerciali tra Paesi. Le categorie più esposte sono la meccanica, la produzione di acciaio e derivati e quella agroalimentare. Frena anche la spinta dell’edilizia nel 2024, +0.5%, per l’attenuarsi delle misure del superbonus: a tenere a galla il settore è la ricostruzione post sisma nel cratere. Se le imprese hanno investito poco, il pubblico invece ha beneficiato dei fondi del Pnrr. Dei 2,1 miliardi ottenuti, l’Umbria a fine 2024  ha bandito gare d’appalto per 970 milioni di Euro. Nota positiva l’occupazione, cresciuta del 3,2 per cento, anche tra i lavoratori autonomi. Bene anche il turismo che ha visto crescere le presenze del 6,4% rispetto al 2023. Per quanto riguarda la mobilità sanitaria dei pazienti da e verso la regione, negativa a partire dal 2019, ha subito un ulteriore peggioramento soprattutto per il calo dei flussi in entrata. Nel 2023 il saldo di pazienti in entrata e uscita è negativo di 3600 unità. Il rapporto annuale sull’economia dell’Umbria è stato curato dal Nucleo per la Ricerca Economica della Filiale di Perugia della Banca d’Italia, composto da Lucia Lucci, Giovanni Battista Carnevali, Paolo Guaitini e Daniele Marangoni.

 Nel servizio di Dario Tomassini l’intervista alla direttrice della filiale umbra della Banca d’Italia, Miriam Sartini